Como,
Ha fatto discutere moltissimo in questi giorni quanto successo nella partita di Prima B tra Cassina Rizzardi e Rovellasca, con l'arbitro Riccardo Rimoldi della sezione Aia di Legnano al centro delle polemiche per ben 5 cartellini rossi comminati al Rovellasca e in generale per una condotta della gara piuttosto discutibile. Si tratta peraltro dello stesso arbitro che poche settimane fa ha diretto Monnet Xenia-Cantù, partita nella quale sono stati squalificati per lungo tempo un dirigente canturino oltre al ds D'Ulivo e a mister Lupi.
I fatti raccontano di un Rovellasca ridotto in 8 nel secondo tempo per tre rossi (due per doppio giallo, a Nessi e Cittera, e uno diretto a Maresca) e che subisce il 3-2 di Diop al 97'. Da lì altre due espulsioni per Lovera e Stefano Bazzo, e Rovellasca ridotto in 6 e che probabilmente verrà sanzionato con la sconfitta a tavolino.
"Non mi interessa entrare nel merito delle decisioni arbitrali, anche se secondo me alcune sono state discutibili, e per far capire la mia onestà la prima cosa che mi viene in mente è il rigore che ha dato a noi, che non stava nè in cielo nè in terra - le parole del ds del Rovellasca, Stefano Prandina - ma quello che voglio rimarcare è l'atteggiamento completamente strafottente del direttore di gara nei confronti dei nostri calciatori. Le due espulsioni finali, dopo aver preso il 3-2 al 97', sono qualcosa di folle".
Come detto, solo poche settimane fa lo stesso arbitro era stato "protagonista" anche in Monnet Xenia-Cantù: "E so che anche la Cdg Veniano era stata colpita lo scorso anno - continua Prandina - a questo punto mi chiedo: è solo coincidenza? E' possibile che nessuno tra quelli che dovrebbero farlo si faccia due domande e venga a visionare il soggetto in questione? O dobbiamo continuare a rimetterci noi che facciamo calcio soprattutto per passione? Come Rovellasca siamo sempre stati una squadra corretta, con poche squalifiche, di colpo siamo diventati dei criminali?".
Dall'altra parte ha commentato l'esito della gara il ds del Cassina Rizzardi, Roberto Ferrati: "Innanzitutto ci tengo a sottolineare che la partita in campo è stata corretta, infatti tra Cassina e Rovellasca alla fine non è successo nulla. Per quanto riguarda i rossi in campo, secondo me ci stavano tutti a termine di regolamento. Sicuramente però - continua Ferrati - si poteva risparmiare le espulsioni nel finale, dopo il nostro gol del 3-2. Quelle le ho trovate francamente incomprensibili".
Come detto, anche la Cdg Veniano lo scorso anno è stata involontaria protagonista dell'arbitraggio di Rimoldi, in occasione della partita persa in casa contro il Luino: "In quella gara i nostri avversari segnarono di mano - ricorda mister Daniele Porro - e io a fine primo tempo lo feci presente educatamente, ricevendo come risposta l'espulsione. In campo aveva insultato con appellativi pesanti un nostro giocatore, e aveva mostrato un comportamento francamente molto discutibile. Trovo che sia giusto che chi di dovere debba vigilare su queste cose, è giusto tutelare gli arbitri ma allo stesso tempo è anche giusto che loro non si prendano gioco di calciatori e allenatori con questo tipo di comportamento".
A questo punto ci sarà da vedere quali saranno le squalifiche in casa Rovellasca, che rischiano di essere davvero pesanti. E poi capire cosa farà l'Aia, se accetterà di prendere in esame il caso: giusto come detto tutelare gli arbitri, ma allo stesso tempo è giusto che abbiano un comportamento corretto nei confronti dei tesserati. E questo sui campi - spiace dirlo - non sempre succede.
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