Como,
L’erbese Andrea Foresti, portiere quarantaseienne, visto fino a poche settimane fa in campo con l’Aurora Montano nel girone G di Seconda categoria ha conosciuto da vicino la serie A.
L’Inter con Walter Zenga, la Fiorentina con Francesco Toldo, ma anche un corso insieme a Nelson Dida. Nella parabola di Foresti c’è stato di tutto: dal calcio professionistico, a quello di provincia, fino allo studio con vere icone del mondo del pallone...
Andrea come tutti i bambini inizia a giocare vicino casa all’Albavilla e all’Arcellasco, prima di spiccare il volo poco più che quindicenne all’Inter: «Il ricordo delle annate all’Inter è bellissimo. Mi allenavo con il “Giaguaro” Luciano Castellini, sono stati due anni speciali».
Di quelle stagioni sono diversi gli aneddoti che si potrebbero sciorinare: «Io ero giovane, ma più di una volta è successo che Jurgen Klinsmann e Nicola Berti facessero allenamenti differenziati e ci calciassero in porta. Non posso dimenticare però quando Walter Zenga mi regalò guanti, scarpe e l’intero completino dell’Inter che aveva usato in partita».
Dopo l’esperienza con i nerazzurri, Foresti vive la serie C dove giocherà, poi, per ben 9 anni: «Mi piaceva cambiare squadra e ambiente spesso, difatti ho girato moltissimo: Solbiatese, Centese, Novara, Mestre, Frosinone, Campobasso. Proprio a Campobasso, ricordo uno spareggio playout giocato a Cava dei Tirreni contro la Cavese con il pubblico che ci lanciava gli ortaggi durante il riscaldamento… Era un altro calcio».
Oltre alla C, Andrea ha toccato da vicinissimo anche la serie A, quando nella Fiorentina era il terzo portiere: «Giovanni Trapattoni, allenatore di quella formazione, mi conosceva e mi chiamò. Mi allenavo con un idolo come Toldo e facevo le partitelle con gente come Batistuta, Rui Costa, Edmundo. Lì ho davvero visto il calcio vero».
Ma la carriera del portierone erbese si può dividere in due parti: «Sceso in D ho iniziato a lavorare e ho deciso di smettere per focalizzarmi di più sulla mia professione. Ma il richiamo del campo è stato sempre forte e dopo alcuni anni di stop sono ripartito in Seconda categoria con Ardisci e Spera, Pontechiasso e Aurora fino a pochi giorni fa».
Oltre al campo, Foresti studia già da preparatore dei portieri: «Ho aiutato il Como in qualche camp e il Lecco. Ora seguo i portieri dell’Arcellasco nel campionato di Promozione. Mi sto specializzando in questa nuova professione, grazie al mio passato sono entrato in un corso Uefa B per portieri e ho studiato insieme a Dida, Fiori, Pinato e Roma. E il calcio giocato? Non dico ancora basta, vediamo se potrò dare ancora una mano a qualche squadra».
Andrea Foresti (al centro) con Nelson Dida e Davide Pinato

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