Como, Lun 16 Gennaio 2023
IL PERSONAGGIO - Andrea Foresti: dall'Inter di Zenga, alla Fiorentina del Trap
Il portiere ripercorre la sua carriera: "Che belle le partite con Rui Costa e Batistuta"

L’erbese Andrea Foresti, portiere quarantaseienne, visto fino a poche settimane fa in campo con l’Aurora Montano nel girone G di Seconda categoria ha conosciuto da vicino la serie A.

L’Inter con Walter Zenga, la Fiorentina con Francesco Toldo, ma anche un corso insieme a Nelson Dida. Nella parabola di Foresti c’è stato di tutto: dal calcio professionistico, a quello di provincia, fino allo studio con vere icone del mondo del pallone...

 

$ADS2

 

Andrea come tutti i bambini inizia a giocare vicino casa all’Albavilla e all’Arcellasco, prima di spiccare il volo poco più che quindicenne all’Inter: «Il ricordo delle annate all’Inter è bellissimo. Mi allenavo con il “Giaguaro” Luciano Castellini, sono stati due anni speciali».

Di quelle stagioni sono diversi gli aneddoti che si potrebbero sciorinare: «Io ero giovane, ma più di una volta è successo che Jurgen Klinsmann e Nicola Berti facessero allenamenti differenziati e ci calciassero in porta. Non posso dimenticare però quando Walter Zenga mi regalò guanti, scarpe e l’intero completino dell’Inter che aveva usato in partita».

Dopo l’esperienza con i nerazzurri, Foresti vive la serie C dove giocherà, poi, per ben 9 anni: «Mi piaceva cambiare squadra e ambiente spesso, difatti ho girato moltissimo: Solbiatese, Centese, Novara, Mestre, Frosinone, Campobasso. Proprio a Campobasso, ricordo uno spareggio playout giocato a Cava dei Tirreni contro la Cavese con il pubblico che ci lanciava gli ortaggi durante il riscaldamento… Era un altro calcio».

 

$ADS2

 

Oltre alla C, Andrea ha toccato da vicinissimo anche la serie A, quando nella Fiorentina era il terzo portiere: «Giovanni Trapattoni, allenatore di quella formazione, mi conosceva e mi chiamò. Mi allenavo con un idolo come Toldo e facevo le partitelle con gente come Batistuta, Rui Costa, Edmundo. Lì ho davvero visto il calcio vero».

Ma la carriera del portierone erbese si può dividere in due parti: «Sceso in D ho iniziato a lavorare e ho deciso di smettere per focalizzarmi di più sulla mia professione. Ma il richiamo del campo è stato sempre forte e dopo alcuni anni di stop sono ripartito in Seconda categoria con Ardisci e Spera, Pontechiasso e Aurora fino a pochi giorni fa».

Oltre al campo, Foresti studia già da preparatore dei portieri: «Ho aiutato il Como in qualche camp e il Lecco. Ora seguo i portieri dell’Arcellasco nel campionato di Promozione. Mi sto specializzando in questa nuova professione, grazie al mio passato sono entrato in un corso Uefa B per portieri e ho studiato insieme a Dida, Fiori, Pinato e Roma. E il calcio giocato? Non dico ancora basta, vediamo se potrò dare ancora una mano a qualche squadra».

 

Andrea Foresti (al centro) con Nelson Dida e Davide Pinato


 $ADS2

@Lariosport
© riproduzione riservata