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L'INTERVISTA - Stanislao D'Orta fa il punto sul centro sportivo Russolillo di Lazzago
Il racconto del presidente dell'Ardisci Maslianico, mentre il Comune di Como chiede a tutti gli arretrati
9 commenti
Gio 12 Ottobre 2023 15.40
Stanislao D'Orta, presidente dell'Ardisci Maslianico
Como,

Continua a tenere banco la questione degli impianti e centri sportivi del Comune di Como. Un paio di settimane fa vi abbiamo riportato un aggiornamento sull’attesa per gli imminenti lavori di rifacimento dei terreni di gioco (calcio) del Gigi Meroni di Albate e del Pasquale Paoli, che a oggi sono entrambi ancora in attesa dell’inizio dei lavori.

 

 

 

Lavori che invece a Lazzago non sono al momento nemmeno in previsione, nonostante l’impegno e volontà dell’attuale presidente dell’Ardisci Maslianico Stanislao D’Orta che, a distanza oltre quattro dalla sua prima intervista, ci ha riaperto le porte del centro sportivo Russolillo per fare il punto sulla situazione del medesimo impianto nell’intervista che potete guardare sul nostro canale YouTube.

Nel mentre, tra l’attesa dell’inizio dei lavori di alcuni, la speranza di altri, la scorsa settimana il Comune di Como ha inviato alle società sportive che hanno in gestione i centri sportivi comunali una PEC con la richiesta di saldo delle utenze arretrate (di anni), sollecitando inoltre le stesse a procedere con la voltura delle utenze.

A quanto trapelato si tratta di importi “notevoli” che potrebbero risultare come una terribile mazzata, in grado addirittura di mettere a rischio l’attività sportiva di migliaia giovani calciatori e non solo. Ma questa sarà un’altra caldissima puntata della querelle tra il Comune di Como e alcune società sportive.

 

 


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CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 12/10/2023 alle ore 16.03 dimauno ha scritto...
Commentoscusate faccio una domanda da simpatizzante sul tema “cara” bollette
il comune mi da in gestione a titolo gratuito un impianto sportivo e io do la possibilità a centinaia di ragazzi di giocare (pagando la giusta quota di iscrizione).
magari affitto il campo 3/4 volte a settimana (csi- altre squadre- eventi- ecc).
è questa la casistica ?
non pago le bollette , non faccio nulla al centro sportivo .
è giusto così ?
e da profano mi viene da chiedere … ma i soldi degli affitti dei campi dove sono andati ?
grazie x i chiarimenti che saprete dare
Il giorno 12/10/2023 alle ore 21.46 mikael ha scritto...
CommentoI soldi degli affitti dei campi soni andati ai rimborsi dei " fenomeni " che giocano in 2°, 1°categoria e promozione.
Il giorno 12/10/2023 alle ore 23.31 pollagine ha scritto...
CommentoDimauno sei tutto tranne che profano, sai benissimo che gran parte dei soldi delle quote di iscrizione ed eventuali affitti chiesti dalle società vengono utilizzati per i rimborsi spese delle prime squadre, avendone sicuramente beneficiato anche tu per tanti anni.
E' ridicolo che se ne sia accorto qualcuno solo adesso e che le società debitrici caschino giù dal pero lamentandosi della mazzata in arrivo, quando per anni hanno speso soldi dovuti al Comune per "futili" motivi.
Il giorno 13/10/2023 alle ore 09.22 beppe43 ha scritto...
CommentoInvece di fare sparate populistiche, di qua o di là della barricata, è bene ricordare che il Comune di Como da decenni, su molti dei centri sportivi comunali, non esegue più alcuna manutenzione straordinaria. Ci sono state e ci sono società che devono mettere i secchi nelle sedi, negli spogliatoi, per raccogliere l'acqua che scende dal soffitto quando piove. Ci sono torri faro senza fari perché cambiare un faro è un problema per il Comune, recinzioni crollate, problemi sugli scarichii della fogna, campi che vanno avanti a furia di deroghe concesse grazie alle suplliche dei dirigenti sportivi alla commissione Omologazione del Comitato regionale. Le società, quasi tutte, tengono a cuore il loro centro sportivo, e si danno da fare come possono per renderlo più accogliente. Molte di loro negli anni hanno presentato progetti di riqualificazione dei centri da farsi a proprie spese, ricevendo sempre il NO secco del Comune, oppure ricevendo proposte ridicole del tipo "concessione allungata di un anno". Ricorderei inoltre che le bollette sono intestate al Comune (quindi diciamocelo, il Comune ora urla allo scandalo ma in realtà se le è intestate lui le bollette, probabilmente, lo spero, sapendo il ruolo importante che lo sport ha nella vita dei ragazzi); Rircorderei inoltre che le convenzioni sportive del comune di Como sono estramamente corte, aggiungerei ridicole, e non consentono alcuna progettualità da parte delle società sportive; Ricorderei infine che le società comasche si danno da fare per rispettare la direttiva emanata dallo stesso Comune di Como lo scorso anno, nella quale si chiedeva "di accendere solo all'ultimo i fari, di accendere metà dei fari, accendere solo metà del campo, etc etc". Ora improvvisamente il Comune prova a far passare per furbe le società comasche? Ma lo sa il Comune che ad ogni week-end arrivano gli sfottò delle squadre avversarie che si recano sugli impianti cittadini per la vetustità degli impianti?
Ma lo sa il Comune quante migliaia di euro ha dovuto pagare una società cittadina lo scorso anno per i conteiner installati a causa del ritardo dei lavori comunali per il rifacimento degli spogliatoi (attesi da anni)? Migliaia e migliaia di euro che mettono in ginocchio le società sportive che ormai non possono più contare su sponsorizzazioni varie. E ricordo che le quote annuali del SGS non coprono che il 65% dei costi fissi di una società (anche quelle che non hanno la prima squadra). Per colmare il gap le società organizzano tornei, feste, eventi, ovvero si occupano di coltivare oltre allo sport e alla salute, anche la socialità nei quartieri. Ricordo infine che in molti degli altri comuni della provincia di Como, a fronte di concessioni più lunghe, le società pagano sì le spese energetiche, come è giusto che sia, e si occupano obbligatoriamente della manutenzione ordinaria. Ma in cambio ricevono puntuale dal proprio comune la manutenzione straordinaria richiesta e XX euro per ogni atleta iscritto (con un X+Y quando l'atleta è residente nel comune stesso). Direi che quindi le minacce del sindaco sceriffo sono come sempre fuori luogo e soprattutto con la solita miopia che si potrebbe al massimo concedere ad un amministratore di un comune di 17 abitanti.
Il giorno 13/10/2023 alle ore 09.49 veterano80 ha scritto...
CommentoBeppe43 hai commesso un solo errore: non firmare il post con il tuo nome e cognome.
Per il resto un analisi attenta di chi vive queste situazioni (ovviamente)
Il giorno 13/10/2023 alle ore 11.47 baubau ha scritto...
CommentoNon le titengo motivazioni valide per non pagare, piuttosto si cerca di strappare un prezzo più consono. Non pagare penso sia la soluzione sbagliata in qualsiasi caso, soprattutto quando ci si vanta moltissimo di fantomatiche imprese sportive.
Il giorno 13/10/2023 alle ore 12.10 beppe43 ha scritto...
CommentoSe prendi una casa in afitto, ti intesti la bolletta delle utenze. Ma se la casa non è a norma non troverai inquilino che si intesta le utenze sin tanto che il proprietario non gli abbia messo a posto l'appartemento. Questo è quanto, in attesa che uno faccia il suo, l'altro non ha fatto il proprio. Quindi c'è poco da fare gli sceriffi esperti di "chiusure" e si deve lavorare invece affinché entrambe le parti si possano ritenere soddisfatte, senza proclami, minacce e ricatti, perché più che sulla pelle delle società (ognuna con le proprie % di colpa) le si fanno sulla pelle dei giovani e meno giovani che praticano lo sport.
Il giorno 13/10/2023 alle ore 13.08 baubau ha scritto...
CommentoNon è che non trovi inquilino che non se le intesta, non trovi inquilino che ci vive. Perché seguendo il tuo ragionamento, l'inquilino che abita la casa ugualmente anche se non è a posto e non paga è un furbacchione.
Il giorno 16/10/2023 alle ore 11.21 beppe43 ha scritto...
CommentoNO, ho precisato che entrambi sono in difetto: Comune che da dieci anni ha smesso di fare pressoché qualsiasi intervento (nonostante le richieste) e Società che in attesa degli interventi pretesi, non hanno provveduto ad intestarsi i contratti. Evidentemente era una situazione che nelle precedenti amministrazioni andava bene ad entrambi, perché intervenire a piedi pari sul tema dei giovani e dello sport, si rischia sempre di farsi male. Le società reclamavano gli interventi, ma poi alla fine dove potevano facevano loro e il Comune, non chiedeva loro di intestarsi i contatori, quasi a volersi sdebitare. Ho visto presidenti arrampicarsi in cima alle torri faro a cambiare da soli le lampade, "perché tanto il Comune non esce". Inoltre raccontare di riscaldamenti negli impianti sportivi accesi 24h su 24h è una narrazione falsa per far sì che i soliti guerrafondai rapinesiani, imbraccino il fucile. Il Comune avrebbe dovuto riparare i tetti, sostituire le finestre, le porte, le docce, le torri faro... ma non ha mai avuto tempo e soldi per farlo. Le società per contro, a parte qualcuna, non hanno mai provveduto a formalizzare le volture dei contatori, per negligenza e perché mai sollecitate. Giusto ora sistemare le cose, ma senza indossare come sempre i panni dello sceriffo, assumendosi invece ognuno le rispettive responsabilità e competenze.
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