Finale B sia per Sara Magnaghi che per Filippo Mondelli. Abituata troppo bene alle medaglie europee, senior o juniores, la Canottieri Moltrasio per una volta rientra in patria col collo leggero ma gli Europei di Belgrado non sono da dimenticare.

Innanzitutto il livello della competizione era altissimo e i due atleti bianconeri sono ancora tra i più giovani in gara. Inoltre una serie di fattori hanno determinato che questa edizione sia stata più un’esercizio che un esame.

In doppio con Veronica Paccagnella, Sara, dopo la parziale insoddisfazione della batteria (4° in 7:07.12), ha accettato con tranquillità l’esclusione dalle prime sei: “Nei recuperi abbiamo fatto la gara che dovevamo (4° in 7:00.87), abbiamo remato meglio e più di così, per il momento, non si poteva fare.

È stato un insieme di cose: noi siamo anche diverse fisicamente, siamo le più piccole, abbiamo cominciato a preparare la barca poco più di una settimana fa. Quindi sono serena: tra un anno, se rimarremo in doppio, rifaremo i conti!”.

Tutt’altro che appagata, Sara ha affrontato grintosa la finale B e non averla vinta (2° in 7:05.18) è stato come perdere quella maggiore.

Tuttavia, di ritorno dalla Serbia, la vediamo già a Pusiano per un bel doppio allenamento, quindi la macchina non si ferma.

Ancora più tenace Filippo Mondelli, che nonostante gli ultimi posti del suo otto, formato da giovanissimi, spiega perfettamente gli scopi raggiunti: “Abbiamo cercato di fare bene, sapevamo di venire qui a prendere bastonate ma d’altronde se si vuole crescere bisogna fare così. È comunque un’esperienza che spero tutti i canottieri che vogliono continuare prima o poi debbano affrontare.

Abbiamo affrontato la finale B con uno spirito molto sereno”. Caparbietà e fiducia nella progressione: allenarsi e fare sport significa anche questo.