Como,
Maurizio Malacarne è l'Allenatore dell'Anno 2012/13 - Panchina d'Oro Aiac. Il premio è stato consegnato direttamente dalle mani del presidente regionale Aiac Luigi Tosi e dal presidente della sezione di Como Cosimo Savoia. Battuti dopo un lungo testa a testa Marco Landriani della Cascinamatese e Attilio Papis del Fenegrò. Durante la serata è stato consegnato anche un riconoscimento ad Alessandro Sarchi, tecnico del Serenza juniores, vincitore del titolo provinciale.
Maurizio Malacarne sfrutta la meravigliosa stagione del suo Tavernola, capace di vincere 25 delle 30 gare in programma e di tenersi dietro una corazzata come il Maslianico. Una cavalcata che gli è valsa il titolo di Allenatore dell’Anno 2012/13: succede a Mauro Schena, che lo scorso anno nello stesso girone fece fuoco e fiamme con l’Alta Brianza.
Professione bomber da giocatore (una vita nel Lora Lipomo, prima di ritirarsi dopo due gravi infortuni), spavaldo allenatore ora. Al suo secondo successo in carriera: all’esordio nel 2005/06 centrò subito la promozione con il S.Fermo. «La passione iniziò a un torneo estivo, poi vinto: con gli stessi ragazzi partimmo dalla Terza a San Fermo della Battaglia, il mio paese». Quindi la lunga gavetta, nonostante la giovane età: due anni a Portichetto, il patentino Uefa B ottenuto a Como, Sagnino, ancora S.Fermo (con finale playoff persa). La mancata iscrizione l’anno seguente lo obbligò a rimanere fermo, ma non a perdere la passione.
La scorsa estate al Tempio Voltiano, dopo la chiamata del Tavernola, è stata costruita con il ds Ivan De Blasio la squadra che ha sorpreso tutti. «Tanti svincolati, qualche mio ex giocatore, una chioccia come Piazzi: il mix perfetto, anche se nessuno poteva immaginare questa straordinaria stagione. Abbiamo capito di potercela fare quando abbiamo vinto all’ultimo secondo contro l’Astro, rimontando con un cuore enorme il loro vantaggio». La perla è stata lo 0-3 a Maslianico del 14 aprile, poi sono arrivate le altre quattro vittorie che hanno lasciato a due punti di distanza i rossoblù. E hanno permesso al mister di aggiudicarsi l‘ambito premio.
«E’ un riconoscimento enorme, soprattutto perché assegnato anche dai colleghi. Lo dedico alla mia squadra e alla mia società: a Tavernola ho trovato un ambiente stupendo». Una vittoria goduta a metà, perché «la nascita di mia figlia Agata mi ha costretto a molti sacrifici e a toglierle del tempo importante». Che allenatore è Maurizio Malacarne? «Il gruppo viene prima di tutto: io sono uno di loro, voglio rispetto ma ne devono altrettanto. Mi piacciono gli allenamenti con la palla, ho imparato molto a Lora da Sergio Magistrelli, maniacale nella cura della preparazione precampionato e delle gare».
Potete leggere l'intervista completa a Maurizio Malacarne sul Lariosportivo 2012/13.
IL RICONOSCIMENTO
Da questa stagione il riconoscimento all’allenatore dell’anno è assegnato in collaborazione con l’Aiac, associazione allenatori di Como (aiaccomo.it). Una sinergia che rafforza il prestigio del premio ideato da lariosport.it ma già sperimentato con la Panchina d’oro Aiac dalla stessa associazione: l’ultima volta furono premiati (era il 2007/08) Attilio Papis e Giovanni Ripa. Aumentano anche i vincoli per assegnare i premi: oltre ad aver allenato una squadra di Como, per aggiudicarsi il titolo bisogna essere in possesso del patentino. Un’ulteriore garanzia di serietà, per un premio che sta avendo sempre più riscontri.
LA GRADUATORIA 2012/13
E’ stato un grande duello, anche in termini di segnalazioni, quello tra Malacarne e Marco Landriani, il tecnico che ha portato la Cascinamatese al III turno playoff di Prima. La classifica finale (prime tre posizioni): 1. Maurizio Malacarne (Tavernola), 2. Marco Landriani (Cascinamatese), 3. Attilio Papis (Fenegrò).
Per la graduatoria completa, fino al quindicesimo posto, consultare il Lariosportivo 2012/13.
ALBO D’ORO ALLENATORE DELL’ANNO
2012 - 1. Mauro Schena (Alta Brianza), 2. Attilio Papis (Fenegrò), 3. Mario D’Arcangelo (Sagnino). 2011 - 1. Damiano Sironi (Arcellasco). 2010 - 1. Marco Campi (Cabiate). 2009 - 1. Marco Ronchetti (Cantù).
Maurizio Malacarne, premiato da Luigi Tosi (Aiac Lombardia) e Cosimo Savoia (Aiac Como)
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