Como,
Scorre tutto velocemente, tra una partita ravvicinata e l'altra. Ancora non si è spento l'entusiasmo per la vittoria in extremis del Como contro il Cittadella, che subito la testa va alla trasferta di Modena di domenica alle 15.
E' la partita che potrebbe regalare la promozione diretta del Como in A, con una giornata di anticipo.
Ecco le parole di mister Osian Roberts su Cutrone e sul momento speciale della squadra...
Come stanno Cutrone e il resto della squadra? "La condizione generale è buona, per alcuni la giornata di giovedì è stata di recupero e per altri più intensa. C'è un ottimo spirito nello spogliatoio. Cutrone viene monitorato costantemente, c'è ottimismo sul suo recupero. Ha una botta alla spalla, nulla di clinicamente rilevante: se la partita fosse oggi, direi che sarebbe in dubbio. Ma abbiamo ancora due giorni e valuteremo".
Si sceglierà un'altra punta o ci sarà Verdi trequartista? "Nelle ultime due partite, sono stati impiegati tutti gli attaccanti. Verdi si è reso più visibile per l'assist di Genova e il gol al Cittadella, ma tutti i giocatori impiegati hanno dato un contributo. Bisogna valutare soprattutto in base al recupero, Cutrone ha anche giocato anche tanto ultimamente".
Ci sarà spazio per un turn over? "Tanti giocatori in questo periodo hanno giocato tanto. Ci sono tante valutazioni da fare, ci sono i dati sul recupero da analizzare. Valuteremo nelle prossime ore".
Un voto alla curva del Como? "E' sempre bello avere cornice di fan importante. Ho allenato le Nazionali di Galles e Marocco, oltre al Crystal Palace, realtà con tifosi appassionati e i nostri rientrano in questa categoria. E' stato bellissimo, durante la stagione, contare su un supporto costante e su coreografie spettacolari. So che c'è dietro tanto lavoro, i tifosi stanno avendo un ruolo in questo viaggio. Chiaramente, mercoledì è stato bello segnare due gol sotto la nostra curva: avrà suscitato vecchi ricordi ai tifosi più anziani e ne avrà creati di nuovi ai più giovani".
Che difficoltà presenta la sfida contro il Modena? "L'obiettivo, quando è arrivato Fabregas e poi con me, era creare una cultura vincente e una mentalità che ci portasse sempre a giocare per vincere. L'input è stato questo, i giocatori hanno dato la miglior risposta possibile, con umiltà, ma con perseveranza e professionalità. Gli effetti li abbiamo visti. L'obiettivo è quindi vincere anche a Modena: è molto chiaro a tutti che non si è vinto niente e quindi servirà sfruttare ancora questa mentalità".
Come si combinano Roberts e Fabregas? "Abbiamo due modi diversi io e Cesc, abbiamo background diversi e siamo di generazioni diverse. Ognuno però aiuta la squadra nel miglior modo rimanendo sé stesso, più pacato o più passionale. Ognuno ha il proprio stile: io cerco di essere calmo e analitico, questo mi aiuta. Combinare le due anime può essere d'aiuto e ha funzionato bene.
Quanto conteranno le motivazioni? "Non c'è dubbio che tutti siano motivati, la squadra ha dimostrato di esserlo sempre. Io ho sempre vìsto professionalità e questo va dato atto ai giocatori. Sarà una partita non semplice, con avversari che hanno ancora un obiettivo da raggiungere. Attenzione, il calcio ha una brutta abitudine: tira calci nei denti quando ti rilassi, per cui tutti devono avere motivazioni al 101%, lo richiedono gara e obiettivi. Qualunque cosa succederà, questo è solo un passo per il club nel suo progetto di crescita. Non c'è solo il risultato: ora si sta sostituendo a Mozzate un campo sintetico con uno in erba, ci saranno lavori allo stadio. L'ambizione nel club non manca, la promozione sarebbe un passo fondamentale e decisivo".
Ha già pensato all'esultanza per la promozione? "No, non ci sto pensando assolutamente, penso solo alla partita. Al fischio finale, si vedrà".
LA STAGIONE DEL COMO
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