Como,
Regione Lombardia e Comitato Regionale Lombardia hanno sottoscritto un importante protocollo d’intesa finalizzato alla promozione e sviluppo della cultura sportiva, con il calcio dilettantistico al centro dell’iniziativa.
La firma del protocollo è avvenuta nel corso di una conferenza stampa tenuta a Milano, nella sede di Palazzo Lombardia, a conclusione di un percorso iniziato lo scorso 8 aprile nell’incontro con il presidente della Regione Attilio Fontana. Alla conferenza stampa sono intervenuti Lara Magoni, sottosegretario con delega Sport e Giovani della Regione Lombardia, e Sergio Pedrazzini, presidente del Crl. Presenti inoltre i comaschi Mario Tavecchio, vice presidente del Crl, e Lucio Introzzi, consigliere.
Obiettivo di valorizzazione sociale da raggiungere con una serie di iniziative specifiche sul territorio, coordinate e condivise, per favorire l’integrazione e l’inclusione attraverso lo sport. Collaborazione che, inoltre, punterà molto sul dare risalto ai valori olimpici, in un contesto di avvicinamento alle Olimpiadi di Milano e Cortina 2026.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario Magoni: «Questo documento sigla la collaborazione con un sistema che conta 1.350 società in Lombardia, 98mila gare organizzate, con 180mila tesserati e altri 40mila tra dirigenti e tecnici. Lo sport è quella disciplina che ci aiuterà ad essere, anche in vista dei prossimi Giochi Olimpici, più convincenti in un percorso di aggregazione e inclusione».
Il sottosegretario si sofferma poi su alcuni messaggi in particolare che queste iniziative dovranno provare a diffondere: «Vogliamo far sì che la disciplina dello sport possa diventare disciplina anche per i genitori, che troppe volte vedono nello sport un ascensore sociale e non orgoglio e passione».
Parole condivise dal presidente del Crl, Pedrazzini, secondo cui «ragionare sulla nostra complessità e farlo al fianco della massima carica regionale a livello sportivo è motivo di orgoglio. Ci siamo impegnati tutti per correre veloci e arrivare al traguardo. Siamo felici di sottoscrivere il protocollo e siamo sicuri che, seguendo questa velocità, la sinergia proseguirà con la stessa rapidità».
Pedrazzini aggiunge poi che il Crl è «una parte importante dell’attività sociale del nostro paese. Un movimento che ha bisogno di essere credibile», con i futuri eventi previsti dal protocollo «che vanno in direzione dell’educazione e di vivere lo sport come competizione, ma con rispetto e aggregazione».
Regione Lombardia e Crl, un protocollo d'intesa per diffondere la cultura sportiva
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