Como,
Trasferta a Cittadella per il Como domenica alle 16.15. Sfida insidiosa, visto che i veneti sono partiti bene e sono reduci dalla vittoria a Genova contro la Sampdoria.
Mister Moreno Longo non ha esitato a definire il Cittadella come "la squadra-emblema della serie B per le caratteristiche che ha".
Qualche problema in vista: out Cerri e Vignali, da valutare le condizioni di Chajia e Kone.
IL CITTADELLA => "E' la squadra-emblema della serie B. E' una squadra aggressiva, non dà respiro, pressa alta e va affrontata con un approccio importante. Dovremo avere la consapevolezza che dovremo giocare a ritmi alti, con la capacità di contrapporci a loro nel modo giusto, non in punta di piedi, altrimenti il rischio è di uscirne con le ossa rotte".
LA VITTORIA CON LA TERNANA => "Siamo stati bravi a livello caratteriale a fare 20' di arrembaggio e sono poi scaturiti due gol, in una partita sporca da serie B, vinta con carattere. Le prestazioni in questo inizio sono state diverse. Con la Ternana la squadra è stata meno in difficoltà di quanto non sia apparso: 51% di possesso palla, più tiri, più tirti nello specchio e un indice di pericolosità maggiore. Non è questa la partita in cui abbiamo sofferto".
LA PARTENZA => "I numeri sono buoni, certamente migliori rispetto a quelli degli ultimi due anni. Ma vanno anche presi con il giusto peso. Il percorso è appena iniziato, ma è meglio avere qualche punto in più rispetto agli altri anni".
IL PUNTO SULLA SQUADRA => "Chajia e Kone sono in dubbio, per problemi al ginocchio e alla caviglia da e sono entrambi da valutare. Cerri non ci sarà, così come Vignali per problemi a un ginocchio. Proveremo a recuperarli, ma c'è il rischio che Kone non giochi ed è da valutare giorno per giorno anche per le tre partite, trattandosi di un infortunio da trauma. Ioannou invece si è ripreso dopo i problemi in Nazionale. C'è anche Baselli, auspichiamo possa ritrovare la condizione per dare un contributo: ha la fiducia di tutti, non deve assillarsi".
LA CLASSIFICA => "Non sono molto stupito, conosco il campionato e so che spesso l'atteggiamento conta più del blasone e, alcune volte, anche della qualità. In B le sorprese ci sono sempre e sempre ci saranno, anche perché chi arriva dalla A e magari ha una squadra importante, può avere problemi in un calcio un calcio diverso.
TRE PARTITE IN UNA SETTIMANA => "Saranno partite e scenari diversi uno dall'altro, ma da affrontare una alla volta, sarebbe un errore perdere energie pensare ora a Sampdoria e Bari. Nell'ottica delle tre partite, non è possibile pensare sempre a una coppia d'attacco Gabrielloni-Cutrone e quindo qualcosa cambieremo. Anche Mustapha ha chance per partire titolare".
NESSUNO GIOCA "PER FORZA" => "Non mi piace pensare che Verdi debba giocare per forza. Posto che la stima per il giocatore è immensa, è il primo a sapere che il suo spazio lo stabiliranno tante cose: il campo, le caratteristiche degli avversari e la condizione. Lui è qua non per giocare, ma per giocarsi le possibilità di giocare. Nessuno gioca per forza, non è nel mio modo di gestire i gruppi.
L'ATTACCO NON SEGNA => "Noi dobbiamo lavorare meglio, creare più occasioni. Non darei solo l'incombenmza agli attaccanti, che certamente vanno messi in condizione di poter segnare. E il potenziale per segnare 15 gol ce l'hanno".
LA SOCIETA' => "E' un club atipico nel calcio, perché sta restituendo qualcosa al territorio e alle istituzioni. Non ho mai visto una società che ridà una quota del marketing alla città. Se poi qualcuno ci vede del marcio, è libero di farlo. Ma Como ha bisogno di questa proprietà, perché è trainante per tutti. Vedo fermento, mi sembra un movimento che abbia una brace di passione. La gente mi ferma, ho fatto anche amicizie comasche, vedo quanto siamo seguiti. E direi le stesse cose anche da esterno".
LA STAGIONE DEL COMO
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