Nell’anno dell’amara retrocessione in terza categoria della Cascinamatese, ci pensano gli irriducibili “Cascina boys” a rincuorare lo storico ds Giovanni Casati e tutto l’ambiente gialloblù. In occasione dei 15 anni dalla storica promozione in Promozione, capitan Matteo Livio e compagni si ritroveranno per un mini torneo di calcio e una festa in famiglia...

Appuntamento a giugno in quel di Cabiate per i ragazzi di mister Gini e mister Nicomede, un gruppo talmente unito da avere ancora attiva una chat di whatsapp dove in questi giorni (oltre alle quotidiane oscenità e sfottò pubblicati dall’uomo spogliatoio Davide Moltrasio, l’unico ancora in attività nel CSI) scorrono veloci tutti i ricordi dell’epica vittoria in quel di Menaggio, il 25 maggio di quindici anni fa. Un 5-4 rocambolesco per i canturini, raggiunto dopo una partita arrembante in una Madonnina gremita in ogni ordine di posto. Successo ai play off cui fece poi seguito la salita in Promozione, vetta più alta mai raggiunta dal club gialloblù.

Già in occasione del decennale la allegra banda si era ritrovata per prendere parte a un torneo di calcetto. Questa volta sarà invece una festa in famiglia a celebrare l’anniversario.
Un gruppo speciale che ha saputo partorire molti addetti ai lavori del calcio dilettantistico attuale, come mister Alessandro Brenna, attuale tecnico del Montesolaro, o come Nicola D’Onofrio, che dopo gli anni da mister al Serenza quest’anno si è calato nel ruolo di responsabile dell’attività di base del Seregno; o ancora come mister Giurbino, responsabile dell’attività di base del Cabiate, mister Andrea Dibenedetto, responsabile del settore giovanile della Canzese, mister Luca Mauri, già sulle panchine di Lomazzo e Saronno; Matteo Peverelli, per anni istruttore nell’attività di base a Villa Guardia. Insomma, una bella covata di tecnici appassionati.

“Forse questa è l’eredità più bella che abbiamo lasciato - racconta mister Alessandro Gini, oggi responsabile dell’area agonistica dell’Ardita Cittadella dopo tanti anni vissuti in prima fila nelle prime squadre delle province di Como, Milano e Monza Brianza - è bellissimo e gratificante saper di aver contribuito ad appassionare tanti ragazzi, legandoli a questo sport anche dopo che hanno appeso le scarpe al chiodo. Era un gruppo eccezionale, guidato in modo carismatico da capitan Livio, disposto a tutto pur di inseguire un sogno".

Continua il tecnico: "Ogni settimana, in ogni partitina in allenamento erano scintille e duelli all’ultimo sangue, perché ognuno dei componenti della rosa voleva vincere ed era disposto a dare l’anima per la causa. Poi usato spirito puntualmente lo ritrovavo in campo la domenica. E se dopo 15 anni siamo ancora qua a celebrarlo significa che davvero fu qualcosa di storico. Ora festeggeremo con un pensiero speciale per questa società, cui auguriamo di risorgere presto e tornare a frequentare le categorie a cui era abituata”.