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Europei da favola per il comasco Ali: finale e record personale (10"12) nei 100 metri
Ottavo posto per il ragazzo di Albate nella gara vinta dal "re" Marcell Jacobs
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Gio 18 Agosto 2022 00.03
Chituro Ali, ottavo nei 100 piani agli Europei
Monaco di Baviera,

Finale e primato personale. Non poteva chiedere più Chituru Ali ai Campionati europei di Monaco di Baviera, dove ha chiuso con l’ottavo posto nei 100 metri. L’albatese (23 anni) è stato bravissimo in semifinale dove, grazie alla seconda posizione alle spalle del favorito, il britannico Reece Prescod, è volato direttamente tra i sei finalisti diretti.

 

 

Sulla pista dell'Olympiastadion diversi gli “uomini jet” impegnati nelle tre semifinali, con Ali che è stato esentato dal turno preliminare grazie al personale di 10”15, uno dei dodici migliori crono. L’albatese era inserito nella seconda semifinale, in corsia cinque, a fianco del turco Jak Ali Harvey, reduce dalla vittoria ai Giochi del Mediterraneo, autore però di due false partenze e quindi squalificato.

Una situazione che ha innervosito il comasco (c’era stata anche una partenza “abortita” a complicare la gara) che invece poi è stato bravissimo. Partenza positiva tanto che si è messo in piede in modo più veloce del solito. E poi l’esplosione con quel cronometro di 10”12 che valeva la seconda posizione, il pass per la prima storica finale continentale, il nuovo primato personale, togliendo altri tre centesimi e il settimo italiano di sempre. Tutto perfetto per il portacolori delle Fiamme Gialle che poteva anche sognare in grande, con quel quarto tempo tra gli otto finalisti, nella lista guidata da Marcell Jacobs.

Nell’atto decisivo, in una coreografia incredibile, quarta corsia per il comasco, emozionatissimo per essere arrivato tra gli uomini jet. Una partenza non brillante e la sensazione che l’albatese avesse dato tutto, anche a livello mentale, nella semifinale. Nel finale Ali ha mollato, chiudendo all’ottavo posto con un 10”28 che per lui ormai è un crono altissimo.

A preoccupare anche un rallentamento eccessivo nel tratto conclusivo, con una corsa non perfetta, tanto da far pensare ad un piccolo problema fisico. Ma è stato lo stesso albatese ad allontanare le nubi nere. «Ho avuto qualche problema nel lanciato, quando ho accusato anche dei crampi -ha detto -. Peccato perché mi sentivo “a bomba” e puntavo ad abbassare ancora il mio personale».

Per la prima volta in una finale europea l’ottavo posto va più che bene. Anche perché, se ce ne fosse bisogno, il comasco ha dimostrato che nella velocità si dovrà fare i conti anche con lui.

 


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