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L'IMPRESA - Il cicloamatore Nicola Viganò si è ripetuto: un giro di 400km trainando il figlio
Dopo l'everesting sullo Spluga, l'ex portiere, insieme alla moglie, ha completato questo viaggio
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Mar 21 Settembre 2021 10.00
Nicola Viganò, ex portiere, ora cicloamatore
Como,

Nicola Viganò si è ripetuto! Il cicloamatore ed ex portiere e bandiera di Arcellasco e Menaggio l’ha fatto ancora e, dopo l’everesting compiuto solo qualche mese fa sul Passo dello Spluga, ha pedalato più di 400 km (7000 metri di dislivello positivo) su alcune delle salite più celebri del Giro d’Italia, il tutto accompagnato dalla moglie, Stefania e trainando su un carrettino suo figlio di sei mesi Fabian.

 

 

«Credo che dietro certe avventure alla base ci debbano essere passione, tanto allenamento e un pizzico di follia che solo noi portieri possiamo avere – esordisce Nicola -. Siamo partiti da Sorico, poi siamo transitati per la Valchiavenna, siamo passati da St. Moritz e abbiamo scalato alcune salite storiche come lo Stelvio, il Gavia, il tutto in cinque giorni; è stato speciale, un’esperienza fantastica».

Un viaggio lungo (cinque giorni), duro ma emozionante che ha portato la famiglia Viganò su alcuni dei passi più iconici del ciclismo mondiale: «Speravamo di farcela e alla fine ci siamo riusciti. Stefania ha fatto un grande lavoro pedalando trasportando tutte le nostre borse, io invece avevo il carrettino con all’interno mio figlio, il tutto sarà pesato sui 40kg – racconta l’ex portiere -. L’aspetto che più mi è piaciuto è stato vedere la felicità negli occhi Fabian durante tutto il viaggio che, nonostante non abbia ancora un anno, è sempre stato sorridente».

Ma ora terminata una sfida Nicola sta già pensando a una nuova impresa: «Con Stefania non abbiamo fatto in tempo a fermarci che ci stiamo già arrovellando la mente per il prossimo giro: l’idea è infatti quella di pedalare, insieme noi tre, su tutte le Alpi Occidentali per un percorso di 600km e 21000 metri di dislivello positivo. Sarebbe un sogno completare questo percorso scalando vette storiche sia del Tour de France come il Galibier e l’Iseran e altre fantastiche presenti nel nostro paese».

 


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