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IL PERSONAGGIO - Andrea Romanò dall'Europa League all'Eccellenza con l'Ardor
Il centrocampista: "Ringrazio Stramaccioni per le presenze e che gruppo quell'Inter"
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Gio 8 Aprile 2021 08.00
Andre Romanò, nuovo centrocampista dell'Ardor Lazzate
Como,

Attenta Pontelambrese, l’Ardor Lazzate ha un Romanò in più. Gli orange, inseriti nel girone A di Eccellenza, insieme all’Ardor, dovranno sicuramente tener d’occhio Andrea Romanò, centrocampista ventottenne comasco che può vantare tra le altre anche due presenze in Europa League con la maglia dell’Inter, nuovo acquisto della compagine monzese.

 

 

Andrea, nativo di Oltrona San Mamette, dopo una parentesi nelle giovanili del Como, a undici anni passa all’Inter, società con cui arriva ad essere un baluardo insostituibile della formazione Primavera: «Sono arrivato in nerazzurro quando ero un giovanissimo e me ne sono andato che mi allenavo in pianta stabile con la prima squadra – racconta Andrea -. Ricordo davvero con molto piacere i due anni in Primavera: nel primo, giocando sotto età, ho vinto il torneo di Viareggio in squadra con Biraghi e Bardi. Mentre la stagione successiva con Stramaccioni in panchina abbiamo trionfato nella UEFA Youth League e in campionato con gente come Bessa, Duncan, Bianchetti, Mbaye».

È proprio con Stramaccioni che Romanò crea un feeling speciale che lo porterà anche a esordire con la prima squadra dell’Inter: «Per queste presenze in nerazzurro devo ringraziare il mister – spiega Andrea -: venivo da una brutta pubalgia ed ero fermo da qualche mese, ma il tecnico mi ha lanciato in campo e ho giocato in Europa League in trasferta a Kazan e a San Siro contro il Neftci Baku».

Ma oltre alle presenze in campo, Andrea non può dimenticare anche tutte le emozioni vissute in uno spogliatoio che solo pochi anni prima festeggiava il triplete: «Era un gruppo composto da grandi persone e da fantastici calciatori: Zanetti, Cambiasso, Milito Coutinho, Samuel e Cassano – afferma -. Proprio su Cassano ricordo sempre con il sorriso i suoi siparietti con Nagatomo prima di allenarci, Antonio era davvero divertentissimo».

Purtroppo diversi gravi infortuni colpiscono Andrea che, lasciata l’Inter, inizia la sua carriera in C: «Ho militato in diverse squadre: Monza, Prato, Reggina, Renate e fortunatamente ci siamo sempre salvati senza troppi affanni – racconta il centrocampista -. Ma nel corso degli anni ho accusato diversi problemi fisici che ciclicamente tornavano e non mi permettevano di giocare con continuità. Dunque mi sono fermato qualche mese e ho aspettato la chiamata giusta».

Così, grazie alla conoscenza del vice allenatore, Niccolò Taroni, e del giocatore, Andrea Peverelli, è nata l’opportunità di firmare con l’Ardor Lazzate: «Ho avuto richieste in D, ma con la nascita a gennaio di mio figlio Alessandro non volevo, per il momento, allontanarmi troppo da casa. C’è stata poi l’opportunità Lazzate e sono molto contento per questa nuova avventura – conclude Romanò -. In questo momento avevo bisogno di allenarmi con una squadra e di ritrovare il ritmo partita. Non so bene cosa aspettarmi da questi due mesi di campionato che ci attendono ma credo che potremo fare un buon cammino».

 

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