Il tema più discusso in questo periodo per quanto riguarda i giovani è sicuramente quello del blocco delle categorie, che nel caso non venisse imposto in vista della prossima stagione condannerebbe molti ragazzi a fare un doppio salto in avanti senza aver maturato la necessaria esperienza, a causa dello stop dell'attività che dura di fatto da un anno e mezzo.

Sull'argomento è intervenuto il presidente uscente del Settore Giovanile e Scolastico Figc Vito Tisci, che peraltro potrebbe anche essere riconfermato come referente dei giovani nel prossimo consiglio federale: "Abbiamo condiviso l'idea che si debbano bloccare le categorie. La pandemia ha bloccato il mondo intero e ha fermato la crescita sportiva di molti ragazzi", ha dichiarato Tisci ai microfoni di Radio Punto Nuovo.

"Molti ragazzi dovranno fare un doppio salto in avanti, senza averne le basi, e questo potrebbe portare all'abbandono di molti di loro - continua Tisci -. Per questo chiederò alla federazione di bloccare le categorie, ho già avuto molte sollecitazioni in merito da parte dei rappresentanti delle squadre dei settori giovanili".

Come detto non si sa ancora se Tisci verrà confermato come referente del Settore Giovanile e Scolastico - anche se questa sua ultiam uscita potrebbe suggerirlo -, che si deciderà nel prossimo consiglio federale: "Sarà la prima proposta che farò in caso di riconferma, ma anche se non dovessi essere riconfermato porterò avanti questa battaglia in consiglio, cercando anche l'appoggio del presidente della Lnd Sibilia".

Proprio lo stesso Cosimo Sibilia ha prontamente risposto alle dichiarazioni di Tisci, facendo intendere di come quella del blocco delle categorie sia la strada da intraprendere: "Pare sacrosanto pensarci - ha dichiarato il numero uno dei dilettanti sempre a Radio Punto Nuovo -. Dobbiamo capire in quale maniera moltissimi ragazzi siano stati penalizzati dalla pandemia e come fare per aiutarli. Ma ricordiamoci una cosa: il Settore Giovanile non è in diretta responsabilità della Lnd, ma della Figc. Tisci questo lo sa bene, e sa quali sono le competenze che ognuno di noi ha".