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IL PUNTO - Chiusi e annullati i campionati Lnd, l'attenzione si sposta sul settore giovanile
Movimento fermo da un anno, manca un referente Sgs e il futuro si fa incerto
1 commenti
Mar 30 Marzo 2021 10.00
Il calcio giovanile deve ancora conoscere il proprio futuro
Como,

Stagione terminata per il calcio dilettanti come ufficializzato dalla Figc la scorsa settimana. Eccellenza a parte, dalla Promozione alla Terza categoria, Juniores comprese, campionati chiusi e classifiche, con quel poco registrato tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, annullate...

 

 

Sorte che inevitabilmente toccherà anche al movimento giovanile, sempre in attesa di una presa di posizione ufficiale da parte dell’organo federale centrale competete: il Settore Giovanile e Scolastico della Figc. Sgs che però, dopo le elezioni federali dello scorso febbraio, non ha ancora visto la nomina di un referente, nonostante la promessa fatta dal presidente Gravina. Non un bel segnale per il movimento calcistico giovanile, a tutti i livelli, che in attesa di un cenno s’interroga sul futuro.

In Italia sono ben oltre gli 800 mila – nessun’altra federazione può vantare un numero di tesserati simile - i giovani calciatori in attesa di conoscere il loro destino. Ragazzi dell’attività di base e soprattutto dell’attività agonistica (Allievi e Giovanissimi) che sono fermi da oltre un anno con uno strascico di carenze formative, di crescita tecnica e agonistica e dal punto di vista della salute mentale e fisica.

Tralasciando di approfondire come altre federazioni di sport di contatto (basket e volley) e non solo siano riuscite a far ripartire alcuni campionati nelle ultime settimane, la domanda che il movimento calcistico giovanile si pone ora è: ci sarà il blocco delle annate? E nel caso, come sarà riformato?

Molti ragazzi smetteranno col calcio solo per quanto accaduto, e non è colpa di nessuno. Il fatto che alcuni tra gli intenzionati a proseguire possano trovarsi la prossima stagione - incrociando le dita - catapultati nelle categorie superiori senza un’adeguata formazione rischia però di diventare una potenziale bomba di abbandoni. Aspetto molto importante del quale la federazione non può non tenere conto anche se, stando a quanto trapela dai piani alti, non pare tema di reale interesse. Anzi, l’impressione è che il tanto dibattuto congelamento-slittamento delle annate non sia considerato una priorità.

Sull’argomento gli organi territoriali, Comitato regionale e Delegazioni provinciali, non hanno molta voce in capitolo. Il loro operato si limita al raccogliere pareri e preoccupazioni delle società e a elaborare delle proposte da presentare a chi deciderà. Come per esempio quella di una nuova Under 18, una categoria cuscinetto per scongiurare che un classe 2002 passi direttamente in prima squadra senza quasi aver mai giocato nella Juniores.

E mentre da noi si discute per tutto, invece di fare, in Inghilterra la campagna vaccinale procede celere e si torna a praticare lo sport: guarda qui sotto il video-spot sul "return to play"...

 


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CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 31/03/2021 alle ore 08.48 faber75 ha scritto...
CommentoE' una nostra usanza aspettare, in questo caso di problema mondiale vedere cosa succede e come si organizzano gli altri, intanto i ragazzi fanno muschio dal punto di vista fisico e psicologico che sarà difficile rimuovere subito.Sveglia ...Lombardia che il sole è alto da parecchio..
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