Albavilla,
Tutto fermo anche all’Albavilla. Dopo un anno di attività alternata tra presenza e online, con l’ultimo ritorno in zona rossa della Lombardia anche la società erbese si è rifermata: "A dire il vero già con il passaggio in arancio rafforzato avevamo deciso, d’accordo col Comune, di sospendere l’attività in presenza sul campo", racconta Ivan Liberali dirigente del settore giovanile e responsabile dell’attività di base.
"Anche noi abbiamo purtroppo registrato qualche caso casi di positività e isolamento fiduciario. Con la chiusura delle scuole abbiamo optato per una scelta di sicurezza ed etica, perché fare sport è prendersi delle responsabilità". Stop all’attività individuale sul campo, per ora, e stop anche a quella online: "Con la scuola in dad abbiamo valutato che il tenerli altro tempo davanti a uno schermo, anche se per dell’attività ludico-motoria, non è sempre un bene. Devo però sottolineare come bambini e ragazzi in quest’ultimo anno siano stati davvero bravi nell’affrontare tutto ciò, anche grazie all’impegno dei nostri allenatori e istruttori".
Ora dunque un breve, si spera, periodo di sosta per l’Ac Albavilla (che quest’anno compie 55 anni di vita) e i suoi circa 200 calciatori tesserati, compresi i ragazzi della prima squadra. E intanto si prova a guardare al futuro: "E’ chiaro che per tornare a giocare a calcio, e non solo a fare della comunque utile attività motoria, dovremo essere vaccinati. Speriamo davvero per il prossimo mese di settembre".
E su ristori e blocco delle annate quale posizione avete? "L’Albavilla è sempre andata avanti con le sue forze e continuerà a fare così – risponde e conclude Liberali-, sperando che non troppi ragazzi lascino passando a praticare sport individuali. Ma il calcio è sempre il calcio, difficile disinnamorarsi. Sul tema delle annate la federazione intervenire, ma un blocco generalizzato lo vedo poco perseguibile soprattutto perché avrebbe ripercussioni in tutte le categorie nelle stagioni a venire".

@Lariosport © riproduzione riservata
|