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Il Mondiale del dottor Panzeri: "Cortina ha superato l'esame in vista delle Olimpiadi"
Il responsabile medico della Fisi: "Ci aspettavamo più medaglie, ma questo è lo sport"
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Gio 25 Febbraio 2021 13.00
Marta Bassino con Andrea Panzeri
Como,

«I Mondiali di sci di Cortina? Una bella prova generale in vita delle Olimpiadi del 2026, con la speranza, tra cinque anni, che il Covid sia un non problema».

Fresco di ritorno, il medico comasco Andrea Panzeri, ortopedico e presidente della commissione medica della Fisi, ha seguito gli atleti e, come spesso accade, il lavoro per lui e per il suo staff non è mancato.

 

 

Cortina è stato un grande banco di prova organizzativo.

Era il primo evento sportivo globale in piena pandemia, a porte chiuse, ma con un notevole giro di atleti, allenatori, dirigenti e addetti ai lavori.

Ma prima di tutto viene lo sport, è il medagliere è forse stato meno ricco del previsto: «Si aspettavano più medaglie, ma ci sono state delle sorprese. La Bassino era attesa in gigante, ma è arrivato l’oro nel parallelo, è spuntato a sorpresa l’argento di De Aliprandini. C’era attesa per Paris e Innerhofer, inoltre abbiamo esultato alla prima manche di Vinatzer, peccato per il quarto posto finale. Ma è lo sport e va accettato: viviamo sui millesimi di secondo. E non dimentichiamo i due infortuni alle ginocchia di Schieder e Della Mea».

Per il resto, Cortina è stata una degna organizzatrice di un Mondiale: «Abbiamo ammirato piste bellissime, impegnative. Lo sforzo organizzativo, nonostante l’assenza di pubblico, è stato comunque enorme: i pochi ammessi sono stati divisi per bolle e tutti con tampone eseguito nelle 72 ore precedenti, con l’obbligo di ripeterlo ogni 72 ore. C’erano due grandi centri, da una parte i team e dall’altra gli addetti ai lavori».

Anche la logistica ne ha risentito: «Avevamo un albergo solo per noi, camere singole, a pranzo si mangiava sempre con la stessa persona. C’è stato massimo rispetto di tutte le norme».

Cortina 2021 è stato però anche un bel test in vista di Milano-Cortina 2026, appuntamento olimpico che vedrà di nuovo l’Italia in prima linea: «Sarà un momento importantissimo per lo sport e per il Nord Italia. Speriamo sia un’occasione per rilanciare e migliorare le nostre località, anche dal punto di vista del turismo».

Infine, per la prima volta, dopo undici mondiali al fianco degli azzurri, con Panzeri c’era la figlia Ludovica: «Un’emozione unica: era volontaria per il media center e per Casa Italia».

 


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