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Calcio, allenamenti sul web per i giovani: la reazione del mondo dello sport alle restrizioni
Tufano (Ardisci Maslianico): "Credo poco alla ripartenza, non avremmo dovuto ricominciare"
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Gio 26 Novembre 2020 09.30
Tony Tufano, responsabile del settore giovanile del Maslianico
Como,

C’è chi non può farsi trovare impreparato: se il movimento dilettantistico e giovanile del calcio provinciale e regionale riuscirà di riprendere l’attività, serviranno preparazione e condizione. C’è, insomma, chi sta cercando di tenere a un livello alto fisico e morale, per essere pronti alla ripresa, se mai ci sarà.

Perché è fuor di dubbio che, a livello giovanile, il mantenimento della categoria regionale sia una sfida per le società comasche. Mariano, Bulgaro, Città di Cantù, Ardisci e Maslianico, Arcellasco e Cittadella: tutte hanno almeno una squadra nei campionati regionali Allievi e Giovanissimi.

Difficile lottare per i primi posti, per tutte l’obiettivo è la salvezza. E l’importante sarà non farsi sorprendere da possibili ripartenze.  

 

 

«Sinceramente ci credo poco e temo che si combini un’altra frittata come a settembre: non avremmo mai dovuto ricominciare, non in questo modo, senza certezze e con tante partite rinviate fin dalle prime giornate», dice Tony Tufano, responsabile del settore giovanile dell’Ardisci e Maslianico.

Ma le sue squadre sono comunque al lavoro, da casa: «Stiamo facendo fare esercizi ai ragazzi: glieli mandiamo e poi chiediamo di mandarci  i video dei loro allenamenti, in modo da poterli controllare. Nel frattempo, stiamo mantenendo i centri sportivi in ordine, come a febbraio e marzo. Il lavoro per i nostro atleti è programmato dai nostri tecnici ed è specifico per ogni annata».

Tra i ragazzi serpeggia un po’ di sfiducia, questo è più che evidente: «Da un lato ci sarebbe la voglia di allenarsi e giocare, dall’altra questa incertezza sta minando le convinzioni dei ragazzi e credo sia una cosa comune a tante squadre della provincia. Per fortuna a noi l’entusiasmo non manca, ma mettiamoci nei panni di quindicenni che hanno già dovuto affrontare un durissimo lockdown: stiamo lavorando con loro soprattutto a livello psicologico».

E la società cosa si aspetta? «Io sono uno competitivo nato, ma per la prima volta dico forse che giocare senza un campionato regolare è controproducente: io concluderei questa stagione solo con amichevoli».

Intanto, tante società del territorio, soprattutto con l’attività di base –i campionati  sono stati sospesi proprio nel giorno del debutto di Esordienti e Pulcini -, hanno cominciato con i più piccoli a svolgere allenamenti in videoconferenza, grazie alle varie piattaforme che spopolano sul web.

Almeno la tecnologia dà una mano.

 


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