Como,
Anche tra i dirigenti delle formazioni di Terza categoria regna l’incertezza in merito al futuro a breve termine del calcio dilettanti, anche se c’è chi comunque continua a sperare. E’ il caso di Arturo Tucci, ds dell’Olympic Lurago...
«Tutti i nostri mister e i ragazzi hanno grande voglia di riprendere a giocare. La società è comprensibilmente un po’ più cauta, ma la speranza non la vogliamo perdere. Certo, sarebbe fondamentale avere regole più chiare: nei mesi passati più che un direttore sportivo ero diventato un controllore, in certi casi il rispetto delle regole diventava quasi angosciante. Credo comunque – conclude Tucci – che sarebbe fondamentale far tornare in campo almeno i più piccoli. Playoff allargati? Sì, potrebbero essere una buona soluzione, soprattutto per la Terza dove non ci sono retrocessioni».
Pensiero simile a quello di Matteo Cantale, ds della Casnatese: «Il rispetto dei protocolli quest’anno è stato veramente pesante, e l’ho provato sulla mia pelle. E’ stato un gran peccato perché, al di là della nostra buona partenza, avevamo creato davvero un gruppo unito e ora, senza la possibilità di vedersi, questa unità rischia inevitabilmente di andare a scemare». In ambito ripartenza, Cantale lancia un’idea originale: «Perché non fare, dopo un girone di sola andata, due mini campionati, un po’ come i tornei di apertura e clausura che ci sono in Sudamerica? Sarebbe interessante per poter giocare un po’ di più».
Infine, ecco il pensiero del ds della Valsoldese Luca Brogna: «Noi chiaramente siamo dispiaciuti di non poter giocare, ma anche consci della situazione e pensiamo che le misure prese sinora siano corrette. Di sicuro – continua Brogna – come Valsoldese non manderemo in giro i nostri ragazzi fino a che non ci sarà la certezza che non rischino nulla. Per quanto riguarda il formato del campionato, non ho un’idea precisa in merito, ci adatteremo a quanto ci diranno senza problemi».

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