Roma,
Lega Nazionale Dilettanti sempre più nel caos. In un momento già di per sè difficile a causa della situazione sanitaria in Italia, con molti recuperi ancora da giocare in serie D e i campionati dilettanti e giovanili completamente fermi, arrivano voci che parlano di dimissioni - più o meno spontanee - immimenti da parte del presidente della stessa Lega Nazionale Dilettnati, Cosimo Sibilia...
Voci che sono state riportate nei giorni scorsi dall'edizione online de "Il Giornale". Nell'articolo in questione si parla di un esposto da parte del Codacons all'Anac (l'Autorità Nazionale Anticorruzione), nel quale si afferma che l’attuale numero uno della Lnd non possa essere contemporaneamente un parlamentare della Repubblica il presidente di una Lega.
Nell'esposto si legge tra le altre cose che "Sibilia è contemporaneamente parlamentare della Repubblica, nonché ai vertici di organizzazioni sportive, con fondi pubblici. Tra queste, la Federcalcio Servizio Srl, una società partecipata (al 100%) dal socio unico, la Federazione Calcio. I membri del Parlamento italiano non possono ricoprire cariche, né esercitare funzioni di amministratore, presidente (e via dicendo, ndr) in associazioni o enti che gestiscono servizi di qualunque genere per conto dello Stato o della pubblica amministrazione, o ai quali lo Stato contribuisce in via ordinaria, direttamente o indirettamente".
Un'altra bella grana per i vertici della Lnd, già impegnati di loro in un momento come tutti sanno molto difficile. Secondo indiscrezioni, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sarebbero pronti a scaricare Sibilia, inducendolo alle dimissioni. E ci sarebbe sempre da vedere anche la reazione del presidente della Figc Gabriele Gravina...
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