Magreglio,
Tra storia e presente, è stata presentata al Museo del Ghisallo l’edizione 2020 del Giro di Lombardia, un’edizione «anomala», come tutti i presenti l’hanno definita.
Anomala perché, com’è noto, si disputerà a Ferragosto, perché – solo quest’anno, si spera – non si potrà definirla “la classica delle foglie morte”, tenendosi in estate, e anomala perché dovrà fare i conti con il distanziamento sociale imposto da Governo e protocolli Uci.
Resta però invariata la caratteristica più importante, ossia lo spettacolare arrivo sul lungolago di Como...
Il Giro di Lombardia si disputerà a Ferragosto: 243 chilometri, partenza da Bergamo con orario posticipato a mezzogiorno, arrivo sul lungolago di Como intorno alle 18.30. In mezzo, tutti i luoghi classici della corsa, in particolare il Ghisallo, il Muro di Sormano, Civiglio e la Valfresca.
È cambiata la data per l’emergenza sanitaria che ha costretto a rivedere tutto il calendario dell’attività ciclistica e l’organizzazione è stata messa a dura prova. Ma il 15 agosto saranno al via 178 campioni in rappresentanza di 25 squadre professionistiche. Soprattutto, questo è il primo passo verso il ritorno alla normalità, pur nell’anomalia sottolineata da tutti.
Al tavolo c’era Antonio Rossi, sottosegretario regionale con delega ai grandi eventi sportivi: «Il Ghisallo è un simbolo dello sport, ora finalmente si torna alla normalità».
Il Comune di Como, anche quest’anno, farà la sua parte: «Il Lombardia è una grande opportunità – ha detto Marco Galli, assessore allo Sport -: è un evento clou, l’organizzazione è consolidata, ma tra il fare le cose e non farle il confine è sottile. È giusto sorridere, vivere la corsa e fare festa con le precauzioni del caso: il calcio ha ripreso, ma a porte chiuse, il ciclismo rilancia il pubblico e il tifo, farà vedere una città viva e aperta».
E la sicurezza è stato uno dei temi “caldi” dell’intervento di Stefano Allocchio, vicedirettore di corsa per Rcs Sport che organizza il Lombardia: «Cercheremo di non avere affollamento, ma non potremo garantire per tutta la corsa: alla partenza e all’arrivo ci saranno transenne aggiuntive, noi stessi dello staff faremo tamponi e test sierologici. Lungo il percorso ci appelliamo al buon senso della gente, all’uso di mascherine e al distanziamento».
Sulla corsa, Allocchio ha garantito sulla presenza di tanti “big”: «In tre mesi faremo un calendario di nove, le società si stanno organizzando. Nibali e Aru ci saranno: la Milano-Sanremo è per velocisti, il Lombardia è per scalatori, i migliori ci saranno sicuramente».
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