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IL PERSONAGGIO - Alessandro Panzeri, oltre 200 gol di cui uno dopo 9 secondi!
Conosciamo meglio uno dei grandi protagonisti del calcio dilettanti lariano
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Ven 20 Marzo 2020 12.50
Alessandro Panzeri, bomber dell'Ars Rovagnate
Oggiono,

Alessandro Panzeri, con oltre 200 reti realizzate, è un altro dei grandi bomber del calcio dilettanti lecchese. Classe 1984 di Oggiono, ha vissuto le sue stagioni migliori con le maglie di Virtus Malgrate Valmadrera, Atletico Civate Lecco e Ars Rovagnate dove milita tutt'ora.

 

 

«Sono nato in Veneto, in provincia di Belluno, ma già a 4 anni mi sono trasferito a Oggiono e a 6 ho iniziato a giocare a calcio proprio con i rossoblù. Fino alla Juniores Nazionale ho giocato con l'Oggiono, tranne un intervallo di quattro anni al Lecco». A 19 anni Alessandro decide di prendersi una pausa, ma il campo gli manca e a dicembre inizia la sua avventura in prima squadra.

«Esordii in prima squadra con la Virtus Malgrate Valmadrera in Promozione nel campionato 2003/04 con mister Giancarlo Ricci. Ricordo che contro la Vimercatese Oreno segnai dopo soli 9 secondi e la cosa fece notizia. Arrivò anche un giornalista a casa a farmi la foto. Quell'anno ci salvammo, ma poi retrocedemmo due anni di fila arrivando in Seconda. Nel 2005/06 segnai 20 gol ma non bastarono per salvarci, poi fortunatamente l'anno successivo con mister Paolo Aschettino risalimmo in Prima dove restanno anche la stagione successiva». Nell'estate 2008 Alessandro cambia maglia dopo cinque anni e segue mister Aschettino al Calolziocorte in Prima.

«Quello fu un anno molto triste. Durante una partita il mister accusò un dolore e purtroppo l'anno dopo fu costretto a smettere di allenare. Eravamo passati entrambi all'Atletico Civate Lecco, e al suo posto venne scelto Roberto Arrigoni, che tra l'altro si rivelò uno degli allenatori da cui ho imparato di più nella mia carriera. Al primo anno di Atletico vincemmo il campionato e salimmo in Promozione, io segnai 20 gol e quello è sicuramente uno degli anni più belli della mia carriera».

Alessandro resta altri due anni in Promozione con l'Atletico, ma le cose non vanno come sperato: «Purtroppo alla quinta giornata di andata mi ruppi il crociato. Giocavamo contro la Luciano Manara e segnai pure tre gol, ma al 90' mi infortunai e la mia stagione finì li. L'anno dopo la squadra andò davvero bene, io ci misi un po' a recuperare e all'inizio giocai poco. C'erano pezzi da novanta in attacco come Mattia Isella e Marco Musella e arrivammo sino alla finale playoff contro l'Oggiono. Finì 1-1 ma loro si erano piazzati meglio in campionato».

Nell'estate del 2012 nasce l'Atletico Nibionno Civate, Alessandro fatica a trovare spazio a causa della pubalgia e a dicembre cambia squadra. «Passai alla Virtus Lecco, in Prima, ma fu un'annata storta e scendemmo in Seconda». La stagione 2013/14 vede l'inizio dell'esperienza con l'Ars Rovagnate, in Seconda: «Volevo rilanciarmi e il mio ex compagno di squadra Dario Murgia mi portò lì con Sergio Riva. Per me l'esperienza con l'Ars è stata ed è ancora oggi come una seconda giovinezza. Da neopromossi abbiamo chiuso il campionato a metà classifica e io segnai 24 gol, ovvero il mio record personale. Ricordo che contro il Galbiate ne feci quattro in un'unica partita». Nelle due successive annate Alessandro insacca il pallone in porta ben 43 volte, ma nell'estate 2016 interrompe il suo rapporto con i biancorossi.

«Ci furono un po' di novità a livello societario e passai al Missaglia di mister Dario Brivio. Conoscevo già lui e diversi giocatori, inoltre volevo provare a rimettermi alla prova in Prima categoria a 32 anni. Sono rimasto però solo quel campionato, infatti mi mancava il gruppo che si era formato all'Ars e così tornai in biancorosso». Nel girone di andata 2017/18 Alessandro trascina la squadra con 11 reti, poi un infortunio lo tiene lontano dai campi per tutto il ritorno, ma l'Ars centra comunque la promozione in Prima.

«L'anno scorso siamo partiti malissimo, poi con l'arrivo di mister Fausto Cattaneo siamo riusciti da neopromossi a raggiungere i playoff. Quest'anno stava andando tutto bene, avevo segnato 9 gol con una tripletta alla Canzese, poi è arrivato il Coronavirus».

 


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