Como,
Un pallone, un cervello e una faccia che sorride. È il logo di Brainfun, la scuola portieri ideata da Ivan Liberati che si propone di fornire un metodo alternativo per la preparazione dei piccoli portieri e non solo.
Ruolo da sempre atipico, quello del portiere è un ruolo da valorizzare e allenare con grande preparazione e serietà.
Tanto più che in questi anni, soprattutto grazie all’esplosione di un giovane italiano come “Gigio” Donnarumma, tanti piccoli calciatori si stanno avvicinando a questo ruolo.
La scuola portieri Brainfun, con sede operativa a Cesana Brianza, sta crescendo negli anni. Il presidente è Ivan Liberati, il vice e responsabile tecnico è Paride Civati, Giambattista Vassena il dirigente. Nata cinque anni fa, l’obiettivo è proporre sul campo un portiere pensante, attivo nel gioco, che non che subisca l’azione ma che ne sia parte attiva.
«Siamo un’associazione sportiva dilettantistica, dedicata soprattutto al settore giovanile – dice Liberati -: crediamo nel metodo. Non siamo preparatori divisi dalle “ideologie”, ma parliamo un unico linguaggio. Riteniamo che il nostro sia un metodo alternativo, soprattutto in fase di correzione: molto spesso l’errore non è di natura tecnica, ma posturale per esempio. E lì cerchiamo di intervenire».
Non solo: «Si parte dalla difesa della porta o dello spazio e dai concetti base come le mani sulla palla. Purtroppo si è un po’ fermi nell’allenamento del portiere a vecchi schemi: il portiere è spesso escluso da metodologie di squadra. Ma è un ruolo affascinante: servono coraggio, concentrazione e un pizzico di follia. Ci piacerebbe che il portiere giocasse a calcio come tutti gli altri».
Per il responsabile tecnico Civati, «il portiere è uno sport nello sport, è l’unico non in movimento che guarda un mondo che va a mille all’ora. E dev’essere il vero atleta della squadra, pronto a buttarsi, rialzarsi e uscire. Il nostro lavoro inizia con i 2011, con giochi a tema legati all’orientamento, con i più grandi ci occupiamo della difesa dello spazio: tanti preparatori si occupano dello spazio-porta, noi simuliamo spazi da difendere anche davanti, cercando di tirar fuori gli aspetti che potrebbero succedere in partita».
Brainfun può essere un supporto per i portieri, divisi per fasce d’età, che ne facciano richiesta. Ma anche delle società: «Portiamo spunti o seguiamo i loro formatori. Recentemente abbiamo tenuto una lezione sul ruolo degli allenatori nel settore giovanile e il loro rapporto con i portieri. A Como sul tema c’è molta attenzione, ci sono parecchie scuole portieri: sarebbe interessante confrontare le varie metodologie», chiude Liberati.
Chiude Vassena: «Siamo già pronti per i prossimi camp estivi, aperti anche ai giocatori di movimento».
Tutte le informazioni alla pagina Facebook “BrainFun - Formazione Portieri, Consulenza e Multisport”, oppure inviando una mail a info.brainfun@gmail.com.

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