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SPECIALE LARIOSPORT: l'importanza della preparazione atletica fin da bambini
"C'è un deficit motorio, le società investano di più", parola di Deborah Faverio e Niccolò Taroni
6 commenti
Ven 8 Novembre 2019 09.40
Deborah Faverio, nello staff di Accademia Como
Como,

Una preparazione atletica applicata al settore giovanile? Più che utile, fondamentale. Purtroppo non tutte le società dilettantistiche sono pronte, soprattutto dal punto di vista economico, a investire in figure specializzate in questo settore.

A Como operano già alcuni professionisti, ma legati quasi solamente alle prime squadre. «Eppure servirebbero», dice Deborah Faverio. È laureata in Scienze motorie, specializzata nella preparazione atletica della pallacanestro da vent’anni, e ultimamente si è avvicinata al calcio, legandosi all’Accademia Como che ha valorizzato una professionista come lei, affidandole le proprie squadre giovanili.

  

  

La sua abilitazione si è arricchita dopo aver conseguito un Master all’Università Cattolica di Milano di preparatore atletico professionista nel settore giovanile e scolastico, riconosciuto dalla Figc. Con Deborah, ha frequentato il corso anche Niccolò Taroni, ex calciatore dilettante molto conosciuto nel Comasco, ora viceallenatore dell’Ardor Lazzate: «È stata un’esperienza formativa interessante, con alcuni grandi nomi come docenti, come Sassi e Rampinini, che dà anche punteggi per l’abilitazione a Coverciano come preparatore atletico».

Il punto focale è creare prima di tutto atleti, poi calciatori, soprattutto per colmare un deficit motorio che i bambini di oggi pagano rispetto a quelli di venti-trent’anni fa: «La preparazione atletica si è evoluta, purtroppo c’è un’involuzione dal punto di vista motorio nei bambini moderni. Se una volta l’attività media giornaliera di movimento era di due ore, ora la media è crollata a 45 minuti a settimana. Aggiungiamo a questi dati che un bambino su quattro è obeso».

Quindi come può intervenire un professionista? «Lavorare in questa fascia d’età permette poi di consegnare alle prime squadre atleti fatti e finiti: oggi, chi non è un atleta, non può diventare un calciatore o, in generale, uno sportivo».

È fondamentale in questo senso anche la prevenzione. Solo un esperto può essere d’aiuto in questo campo: «Bisogna sensibilizzare le società, perché c’è una evidente non conoscenza di queste tematiche. Si investe quasi sempre solo sull’allenatore, non sulle figure che lo circondano. E le nostre competenze – assicura la Faverio – sono ben diverse da quelle di chi non ha fatto un percorso specifico».

Squadre sane, con atleti “robusti” e ben preparati, di solito vincono di più: «Sembrerà una banalità, ma ci sono studi che l’hanno certificato. Altri dati dicono che chi fa prevenzione, a parità di lavoro, ha un’incidenza di infortunati inferiore del 38%».

E, chiude Taroni, per fortuna si va verso l’introduzione di figure sempre più competenti: «Le società presto saranno obbligate ad avere negli staff persone qualificate, con patentini».

 

GUARDA QUI SOTTO IL NOSTRO SPECIALE CON L'INTERVISTA A 

DEBORAH FAVERIO E NICCOLO' TARONI 

 

 


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CommentiI commenti degli utenti
Il giorno 08/11/2019 alle ore 11.10 pizzo ha scritto...
Commentoma cosa centra la preparazione atletica nei bambini, un conto è parlare di bambini che dal punto di vista motorio sono scoordinati, perché invece di correre nei prati, arrampicarsi sugli alberi e scalvalcare recinzioni stanno sul divano davanti alla console oppure con il cellulare in mano!
dall'agonistica in su è un altro discorso, ma iniziamo a capire che la parte atletica non è cosa a se staccata da tecnica e tattica, sono un insieme che va allenato contemporaneamente, ma in Italia non lo abbiamo ancora capito, poi in Europa ci passano sopra con il rullo
Il giorno 08/11/2019 alle ore 18.17 pippogol ha scritto...
Commentoma infatti è quello che viene raccontato... bello speciale, molto interessante!
Il giorno 08/11/2019 alle ore 20.07 the_wall ha scritto...
CommentoMa pizzo ci sarà una volta che su questo sito farai un intervento non polemico? quando succede dimmelo che ti offro da bere
Il giorno 12/11/2019 alle ore 11.36 pizzo ha scritto...
Commento"the wall" sarà il contrario … apprezzamenti ne ho scritti più delle critiche, per chi se li è meritati!!!!
Leggi bene
Il giorno 13/11/2019 alle ore 16.00 sentenza2001 ha scritto...
CommentoSquadre sane, con atleti “robusti” e ben preparati, di solito vincono di più
Ma siamo su scherzi a parte?
Il giorno 16/12/2019 alle ore 13.44 asc ha scritto...
CommentoAnzichè commentare in tono polemico l'intervento di due professionisti io riascolterei integralmente l'intervista, soprattutto al minuto numero 7 dove spiega con un esempio cosa svolge un preparatore atletico nel settore giovanile.
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