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Boom Calcio Femminile: 40 mila allo Stadium per Juve-Fiorentina (con un po' di Como in campo)
Crescita costante grazie all'unione con i club di A, in B vince... il cognato di Zanetti
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Sab 30 Marzo 2019 15.00
Antonio Aquilini, storico presidente della Como 2000
Como,

Quarantamila all’Allianz Stadium per il big match Juventus-Fiorentina: il calcio femminile segna un record e fa parlare di sé dopo molti anni di penombra, scetticismo e battute poco felici (anche) di massimi dirigenti del calcio. Ma questa è l’ora del riscatto, e la Nazionale che parteciperà ai Mondiali è uno dei segni che – anche in Italia -, il vento sta cambiando. Il quotidiano La Provincia di Como, con il contributo della redazione di Lariosport, ha realizzato uno speciale sul tema...

 

 

 

 

C’è interesse, un’attenzione crescente e la recente riforma dei campionati ha fatto il resto. Meno dilettanti, più professioniste, legando le società del territorio ai club titolati di serie A e B. Ecco così che l’Inter Woman, per esempio – fresca vincitrice del campionato di serie B -, sia da inizio stagione diventata una costola dell’Inter. E così la Juventus, la Roma e molte altre realtà.

E in questa sfida da record andata in scena domenica a Torino, c’è anche parecchia Como. Che si difende nel campo del calcio femminile con le gesta della Como 2000, ripartita dopo la riforma nel nuovo campionato interregionale di serie C gestito dalla Lnd, ma che in passato ha calcato anche la serie A e la A2 sotto la gestione dell’ex presidente Antonio Aquilini, pioniere del calcio femminile a Como nei primi anni ’90: «Sono felice, questo è un momento d’oro per il nostro movimento. È stata determinante l’idea di Tavecchio di collegare i club di serie A e B alle società femminili, per portare visibilità e un professionismo che prima non c’era».

Crescono interesse e voglia di calcio femminile, ma Aquilini avverte: «Giusto celebrare i 40 mila di domenica allo stadio, teniamo però sempre presente che il calcio femminile è diverso da quello maschile: bello, entusiasmante, ma è un’altra cosa».

Il direttore sportivo della Como 2000, Silvano Cozza, fa notare i progressi del calcio femminile negli anni: «La riforma ha fatto da traino alla crescita, dall’altro lato però le piccole società sono destinate a fare fatica. Non è un caso che in serie A, agli ultimi due posti, ci siano Bari e Orobica, ossia due squadre non apparentate a un club professionistico. Temo l’arrivo di tante straniere, attratte dai contratti dei grandi club».

La Como 2000, salva nel campionato di Serie C, prosegue con la sua politica: «Abbiamo l’orgoglio di avere tutte le squadre del settore giovanile, comprese le Pulcine, un vanto che nemmeno alcune grandi squadre possono avere. E sono tutte guidate da allenatori bravissimi. Il nostro settore giovanile dev’essere un serbatoio per la prima squadra: la nostra Catelli è in Nazionale Under 17, peccato per la mancata qualificazione agli Europei dopo il ko con la Danimarca».


 

JUVENTUS-FIORENTINA, CON UN PO' DI COMO IN CAMPO

Davanti ai quasi 40.000 che domenica scorsa all’Allianz Stadium hanno assistito alla sfida scudetto tra Juventus e Fiorentina c’era anche un po’ di Como 2000. Nelle fila delle bianconere la giovane e promettente Vanessa Panzeri, entrata al 22’ della ripresa, e il portiere Laura Giuliani; sulla panchina delle viola c’era invece mister Antonio Cincotta, che la Como 2000 l’ha allenata in serie B nella stagione 2015/16 (campionato vinto e ritorno in A).

Fu Cincotta a fare esordire Vanessa Panzeri, erbese di nascita e lecchese di residenza (la famiglia vive a Costamasnaga), in prima squadra. «Di lei ricordo le grandi doti atletiche», racconta Elena Cascarano, una delle “veterane” della Como 2000: «Giocò con noi due campionati, uno di B e uno di A, dal 2015 al 2017. Quando poi retrocedemmo, in estate fu ingaggiata dalla Juve». Lo scorso anno, il suo primo in bianconero, Vanessa era uno dei punti fermi della formazione Primavera; con qualche apparizione in prima squadra ha però contribuito anche lei alla conquista dello scudetto. «Aveva una grande determinazione, voleva arrivare ai massimi livelli – continua l’ex compagna Cascarano – e direi che ci sta riuscendo». Difensore esterno, classe 2000, Vanessa Panzeri è già entrata nel giro delle Nazionali giovanili. Prima con l’Under  17, ora con l’Under 19: due le presenze lo scorso autunno nella fase qualificazione agli Europei di categoria contro Romania e Portogallo. La Nazionale maggiore è da sempre un suo obiettivo dichiarato. Con lei, a difendere la porta juventina c’era poi la milanese Laura Giuliani: «Alla Como 2000 è cresciuta e si è affermata – conclude Cascarano –, grazie anche ai nostri allenatori e preparatori».

Tra chi le avrà guardate sul prato dello Stadium ci sarà probabilmente stata anche Paola Brumana, una delle più forti calciatrici comasche, cresciuta ed esplosa nella Como 2000 prima di una lunga carriera tra Verona e Tavagnacco. Per molte un esempio da seguire, come lo sta diventando Vanessa Panzeri.

 


 

TRIONFO INTER IN SERIE B, IL MISTER E' DE LA FUENTE

Abita a Como da tredici anni, ha vinto il campionato di serie B con l’Inter Femminile e – non è affatto un dettaglio – è cognato di Javier Zanetti. È l’identikit di Sebastian De la Fuente, fratello di Paula, moglie del vicepresidente e leggenda dei nerazzurri. È il tecnico scelto dalla dirigenza, la scorsa estate, per centrare la promozione in serie A: missione compiuta, con cinque giornate d’anticipo. Un percorso perfetto fin qui, con 17 vittorie in altrettante sfide. De La Fuente, 43 anni, argentino, è conosciuto a Como anche per aver giocato e allenato nei campionati dilettanti. Giocava nella Casnatese, che poi ha allenato in Seconda categoria, prima di passare alla milanese Arca e poi all’Inter Femminile come allenatore in seconda.

Ora si gode questo successo straordinario: «Le ragazze hanno fatto qualcosa di fantastico: ottenere questo risultato a cinque giornate dal termine è una sensazione unica, le 17 vittorie in altrettanti incontri ci rendono ancor più orgogliosi. Avevamo un obiettivo e lo abbiamo raggiunto. Tuttavia, il nostro pensiero è già rivolto alla gara di domenica: i tre punti ci consentirebbero di conquistare matematicamente il primo posto. E poi proveremo a vincere tutte le partite e a chiudere a punteggio pieno. Siamo molto contenti per questo risultato, per noi e per la società che ci è sempre stata vicina».

E la società è anche, e soprattutto, il cognato Zanetti: «In famiglia siamo tutti molto contenti. Ho ricevuto tanti complimenti che mi hanno fatto piacere: dalla società Inter a tutto il mondo calcistico e non. Javier ha sempre dimostrato la sua vicinanza a tutta la squadra e per le ragazze rappresenta una vera e propria icona».

Da mister che ha allenato anche nei campionati maschili, il paragone con quel mondo viene quasi naturale: «Ci sono differenze legate soprattutto alla forza fisica, dal punto di vista tecnico-tattico invece non ho riscontrato diversità. All’Inter ho trovato ragazze con grande predisposizione ed etica del lavoro. Sono sempre disposte ad ascoltare e a imparare, penso sia una peculiarità del movimento rosa».

L’anno prossimo, l’Inter Femminile potrebbe essere ancora più legata a Como. Tiene infatti banco il progetto di far disputare le partite casalinghe della prima squadra al Sinigaglia. E nelle mire dell’Inter ci sarebbe anche l’acquisizione del centro sportivo di Orsenigo, ora all’asta, per trasformarlo nel cuore operativo dell’attività femminile.

 

 


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