Como,
Cabiate e Alta Brianza sono le due migliori formazioni comasche di Prima categoria, al termine dell’andata dei rispettivi campionati: nel girone B gli uomini di Marco Bertoni, con uno stupendo filotto di nove risultati utili consecutivi (di cui otto vittorie), hanno tentato di spezzare il duopolio di Vis Nova e Meda, portandosi a soli due punti dalla vetta occupata dai neroverdi di Giussano e a uno dai bianconeri. Nel C la squadra allenata dal duo Caldarelli-Ziliotto ha ‘strappato’ il titolo di campione d’inverno all’Arcadia Dolzago con un successo di misura nella sfida diretta dell’ultimo turno, che è valso il sorpasso al vertice.
Tornando a parlare del girone B, chi ha un po’ deluso, ma con un promettente finale ha leggermente risalito la corrente, è il Cantù, issatosi al quarto posto e pronto a dare battaglia nel ritorno grazie anche a un mercato importante, completato proprio pochi giorni prima di Natale con la firma dello svincolato attaccante classe ‘90 Ivan Caso, ex Arcellasco, Pontelambrese e Alta Brianza.
«A un certo punto siamo arrivati a 15 punti di ritardo dalla vetta - esordisce il direttore sportivo del Cantù, Fabio Tomaino -. Chiudere a -9 è un’iniezione di fiducia molto importante per il futuro, però pensare di recuperare sulle prime resta un miraggio. Mercato? Ci siamo mossi con maggiore oculatezza, puntando su profili adeguati alla categoria. Caso ha molta voglia di rimettersi in gioco, inoltre conosce già diversi ragazzi del gruppo. L’unico rammarico è aver perso un amico come Pappalardo, che inoltre credo fosse il giocatore più forte del girone».
Dando uno sguardo più ampio al campionato, quali sono le impressioni per il ritorno, che tra l’altro scatterà il 14 gennaio con la super sfida Vis Nova-Cabiate? «Dal mio punto di vista - continua l’ex centrocampista -, il Cabiate non è una sorpresa e penso sia la formazione più adatta alla Prima. Però la favorita resta il Vis Nova: è la più completa e quella con il tecnico più preparato. Ma attenzione al Meda, tanto talento non ce l’ha nessuno. Real San Fermo e Ronago, insieme direi al Tavernola, sono le squadre che più mi hanno colpito in positivo, mentre per la lotta salvezza vedo il Bulgaro in netta crescita».
Come detto in apertura, nel girone C l’unica comasca, l’Alta Brianza, ha per ora messo in fila tutti: con il migliore attacco e la seconda difesa meno perforata, Frigerio e compagni sono addirittura imbattuti. «Ho trovato differenze tra il campionato lecchese e quello comasco - afferma Davide Ziliotto -: qui le squadre sono più equilibrate, tutte temibili, nessuna partita è scontata. Per il successo finale, oltre ad Arcadia e Aurora che sono a contatto, bisognerà stare attenti al Morbegno. Noi dovremo mantenerci costanti, perché se fai errori in primavera non hai più il tempo per rimediare. Inoltre a marzo avremo da gestire anche gli impegni di Coppa Lombardia. Sarà basilare la tenuta mentale».
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