Como,
Genitori ultras, ci risiamo. Giusto il tempo di iniziare la nuova stagione sportiva ed eccoli subito protagonisti, in negativo. Alcuni di loro si sono infatti picchiati, mentre i loro figli erano sul campo da gioco. È accaduto domenica scorsa in Valtellina, a Dubino, in occasione di un torneo giovanile organizzato dal Sondrio Calcio riservato alla categoria Pulcini 2006, durante la partita tra il Monnet Xenia di Mariano Comense e l’Olginatese.
Un episodio vergognoso, che ha avuto una eco a livello nazionale. Il presidente del Comitato Regionale Lombardia della Lnd-Figc Giuseppe Baretti e il coordinatore dell’attività giovanile Giuseppe Terraneo hanno anticipato provvedimenti esemplari per quanto accaduto. Possibile una stagione a porte chiuse, senza genitori in tribuna, per i Pulcuni 2006 di Monnet Xenia e Olgiantese.
A raccontare l’accaduto a La Provincia è stato Paolo Pizzera, dirigente della squadra Pulcini del Monnet Xenia, domenica in campo al seguito dei suoi ragazzi mentre sugli spalti si scatenava il parapiglia: <<Io ero in panchina e non mi sono subito reso conto di quanto stava succedendo. Sono stati poi i genitori dei nostri bambini a relazionarmi sull’accaduto. Stando sempre a quanto mi è stato riportato, il fattaccio sarebbe stato innescato dalla ripetute offese di alcuni genitori della squadra avversaria per così dire “alticci”. Questa purtroppo la miccia che ha scatenato la zuffa, assolutamente da non giustificare, e che purtroppo non è passata inosservata ai bambini in campo. Si sono infatti subito accorti della tensione creatasi in tribuna tra i loro genitori, spaventandosi e mettendosi a piangere>>.
Non ci hanno pensato due volte allenatori e dirigenti a interrompere subito la partita, richiamando le squadre a bordo campo. <<Di comune accordo con gli altri dirigenti – continua Pizzera - abbiamo deciso di fermare il torneo, che non è poi stato più portato termine, mandando sotto la tribuna tutti i piccoli calciatori, mischiati e abbracciatiti gli uni agli altri, e accolti dall’applauso di tutta la tribuna>>. Il torneo, che era giunto alle semifinali, non si è dunque più concluso, volutamente proprio per dare un segnale forte soprattutto ai quei genitori che si sono resi protagonisti del vergognoso episodio.
Purtroppo ancora una volta è emerso che il problema più grande del calcio giovanile sono i genitori. E in questo caso nonostante Xenia Monnet e Olginatese fossero società amiche, come lo stessa dirigenza marianese ha sottolineato. Il tutto a margine di una partita di pallone tra bambini di 10 anni.
«Abbiamo chiesto scusa agli organizzatori e parlato con i dirigenti dello Xenia, con cui ci siamo immediatamente chiariti e trovati d’accordo nel condannare questo brutto episodio – le parole del dirigente dell’Olginatese, Giuseppe Corti –. Siamo invece fieri dell’atteggiamento dei nostri allenatori e giovani calciatori, che ben rispecchia i nostri valori e la nostra posizione in merito alla vicenda. Allenatori e bambini ancora una volta si sono dimostrati più intelligenti dei loro genitori».
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