Si sono tenuti oggi a Sagnino i funerali di Mario Aggio, deceduto nella notte di martedì. C'erano davvero tutti i suoi ragazzi, ad iniziare dai gruppi storici di Guanzatese e Sagnino. Presente pure il vice presidente della Lnd-Figc Claudio Bocchietti, che ha personalmente portato le condoglianze del Presidente della Figc Carlo Tavecchio. 

E' stato uno dei dirigenti più conosciuti della provincia. E la sua scomparsa ha colpito davvero tutto il calcio dilettantistico. Tanti attestati di stima, di amicizia, di riconoscenza, verso un personaggio che negli anni ha coinvolto decine di giocatori della provincia.

Era così Mario Aggio, 68 anni, personaggio apparentemente schivo, ma abilissimo – e attentissimo - nelle relazioni personali con i “suoi” giocatori. Quelli che l’avrebbero seguito in capo al mondo. Ed è su queste relazioni che ha costruito i suoi piccoli-grandi successi tra i dilettanti comaschi.

Ha portato il Sagnino, negli anni ’90, fino all’Eccellenza, un traguardo assolutamente al di sopra delle possibilità del piccolo quartiere, sfiorando addirittura la D. Finita male l’esperienza a Sagnino, ha spostato il suo baricentro alla Guanzatese. In serie D, affidandosi a Braglia, Terraneo e Torre, ha sfiorato la promozione nei professionisti.

Ha finto di ritirarsi dalle scene, ma in realtà non se n’è mai andato. È stato direttore generale del Tavernola, ha dato una mano al Pontechiasso, la squadra del suo quartiere. L’ultimo capolavoro, associato però a un’altra tremenda delusione, è stata al Sagnino. Quando la squadra tre anni vinse i playoff di Prima categoria, ma la società decise di non iscriverla al campionato di Promozione.

Uno smacco che, anche in tempi recenti, Aggio faceva capire di non aver ancora digerito. Disgustato da quell’esperienza, si è messo a seguire da nonno tifoso il nipote, che gioca nell’Eracle. In queste ore Facebook ha raccolto tantissimi messaggi di condoglianze: il “direttore” vive nel cuore di tanti calciatori di periferia.

Lo hanno voluto ricordare in particolare i giocatori dell'ultima esperienza a Sagnino. Che ci hanno inviato queste righe, che volentieri pubblichiamo:

"I tuoi cavalli, coloro che grazie a Te, tra il 2010 e il 2012, hanno vinto praticamente tutto, vogliono renderti omaggio. Ricorderemo per sempre il tuo sguardo, quello sguardo che senza l'aiuto della parola aveva già capito e sistemato tutto. Vogliamo ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per noi, da dirigente e anche, spesso, da secondo padre. Per le mille risate insieme, le tante vittorie, i tanti battibecchi, ma soprattutto vogliamo ringraziarti perché sei stato Mario Aggio, semplicemente il migliore. Buon viaggio Cavallo. E vula bass...".

Alberto Cecchetto, Luca Pesenti, Salvatore Torre, Fabio Zaccone, Claudio Gialdi, Marco Vitali, Cristian Piazzi, Daniele Tarra, Simone Bridarolli, Massimo Cicconi, Bruno Mustico , Mattia Grigioni, Carlo Bogani, Andrea Albonico, Tommaso Grisoni, Riccardo Serreli, Enrico Ronchetti, Fabio Formica, Simone D'agnano, Alberto Caminada, Mario D'arcangelo, Ercole Fontana Yppi, Fabio Montorfano, Franco Ratti, La Chicca, Antonio Marrazza, Fabio Crudo, Luca Troiano, Pierpaolo Nascimbeni, Samuele Butti, Daniele Triolo, Matteo Magatti, Tulio Quintero, Matteo Nania, Simone Iania, Luca Albonico, Moreno Capra, Gerardo Iannone, Stefano Lanfranconi.

A fine articolo, tante immagini dell'avventura di Sagnino legate alla figura di Mario Aggio