Canottieri Lario a Piediluco

Nel ponte del Primo Maggio si sono svolte, sul lago di Piediluco, le regate TRio 2016, secondo blocco di competizioni valutative per stabilire gli armi azzurri che prenderanno parte ai prossimi impegni internazionali, e le gare valevoli per il secondo Meeting Nazionale, in cui le società remiere italiane si sono date battaglia per conquistare medaglie e punti ai fini della classifica Montù.

Nutrita è stata la partecipazione dei rappresentati della Canottieri Lario, con ben 27 atleti. Quattro di essi alle gare TRio (Bertolasi, Sala, Gerosa D. e Gerosa L.) e 23 al Meeting Nazionale.

Questi i più importanti risultati per i quattro impegnati nelle gare stile "trials": Sara Bertolasi sempre a podio con tre ori, un argento e due bronzi, Nicole Sala un secondo posto nel doppio PL e Davide Gerosa un bronzo e un argento con il gemello Lorenzo nel quattro senza PL. Quest'ultimo ha anche ottenuto un altro argento ed un bronzo.

Le valutazioni le lasciamo agli allenatori federali competenti, anche perchè, per profani o persone comunque esterne all'organizzazione di questo sistema di prove multiple, leggere ed interpretare le relative classifiche senza conoscere a fondo tutti i parametri, le indicazioni e le condizioni che hanno portato ai vari abbinamenti sarebbe estremamente difficile e molto probabilmente si rischierebbe di cadere nell'errore di analizzarle più da tifosi che da tecnici.

Un po' più semplice, ma sempre con "l'obiettività" di chi scrive per la propria società, è la lettura e l'analisi dei risultati del meeting, dove le sfide tra vogatori sono senza dubbio più chiare e dirette

Per la Lario sono senz'altro da mettere in evidenza i risultati della sezione femminile e sopratutto le prestazioni di Arianna Noseda e Caterina Di Fonzo, che col terzo posto ottenuto nel due senza Junior potrebbero ora sperare in una convocazione europea, e di Gaia Ortelli e Chiara Ciullo, che hanno dimostrato, anche qui a Piediluco, con un oro nel quattro senza ed un bronzo nel due senza, di essere in continua crescita.

Nel settore maschile belle prestazioni di Andrea Guanziroli, primo nel quattro senza e secondo nel due senza, di Andrea Merzario, secondo nel doppio, e di Marco Lami e Cesare Bozzo, secondi nel quattro senza Senior.

Il DT Stefano Fraquelli, che con gli allenatori Donegana, Rocek e Noseda ha diretto e gestito la lunga trasferta umbra, si dichiara abbastanza soddisfatto dei risultati: "Qualche conferma, qualche buona novità e anche, purtroppo, a livello di classifica per qualcuno qualche piccolo passo indietro, ma questi alti e bassi stagionali ci possono stare in un momento in cui sopratutto per le categorie dei più giovani gli esperimenti sono giusti e doverosi. Tutti si allenano con il massimo impegno e la partecipazione ad una gara così importante può essere di premio e di stimolo per il proseguio del lavoro e della stagione".

Ora la Lario attende e spera nelle convocazioni per i prossimi europei ed intanto sposta la sua attenzione in Slovenia e più precisamente a Bled, dove domenica prossima scenderà in acqua un "inviato lariano speciale" per la prima prova di Coppa del Mondo: il porta colori cubano Angel Fournier Rodriguez. Da tutta la Canottieri Lario un "buena suerte Angel"!

È lunga la strada per Piediluco, ma Moltrasio la colma bene

Ora di rientro: 4.00. Non post meridian, ma ante. Quattro di mattina e 1200 km totali, e considerato il traffico da ponte del 1 Maggio è andata ancora bene. Eppure la seconda trasferta in un mese a Piediluco (per qualcuno la terza) non è benzina sprecata anzi è un pieno di carburante e autostima per i prossimi appuntamenti che, se possibile, saranno ancora più lontani.

Il secondo Meeting Nazionale di Piediluco, abbinato alla Trio per gli atleti con vista Rio 2016, si è concluso con quattro podi Moltrasio, di cui tre in equipaggi misti, più le prodezze di Sara Magnaghi e il podio di Filippo Mondelli come azzurri tra gli azzurri.

La copertina deve necessariamente andare a due ragazze, non per le quote rosa da rispettare, ma per la grinta che hanno mostrato: Marta Barelli e Desirèe Bernasconi hanno emozionato per il loro abbraccio a fine 2- e per le loro braccia al cielo a fine 4-. Prima da sole, con il loro body bianconero, hanno ceduto di punta solo a Monate precedendo la Lario poi proprio con le nerostellate Ortelli e Ciullo hanno unito le forze e i tempi in un 4- imprendibile. Coach Alberto Tabacco avrebbe voluto qualche altra certezza così splendente, ma di mezzo c’è anche tutto il resto dell’Italia remiera. E così benvenuti i quarti posti di Elisa Mondelli e Ludovica Braglia (nelle finali del 2- Junior e del 4- Junior con Di Fonzo e Noseda della Lario), il quinto del terzetto Magnaghi, Della Valle, Agyemang e del guzzino Panizza in 4- Junior e gli ori in misto di due ammiraglie (Patrick Rocek sull’8+ Junior Armida, Beatrice Pigozzo e Claudia Bernasconi sull’8+ Ragazze Cus Torino). Proprio a Beatrice e Claudia (5° posto in Finale B del 2x ragazze) da una parte e Anna Morganti e Maria Caruana (7° posto in Finale A del 2x Senior) dall’altra è mancato qualcosina per poter già completare il quadro barche “versione campionati italiani” però ancora un mese abbondante a Pusiano servirà a mischiare bene le carte dal mazzo vincente della Moltrasio cui si aggiungono i piazzamenti concorrenziali dei ragazzi Braglia, Bushi, Rimoldi e Barelli.

Oltre alla squadra di picche e fiori (i segni bianconeri), una regina si è mostrata ben scoperta: Sara Magnaghi ha ritrovato ottime sensazioni in singolo migliorandosi nei tempi e lasciando le altre ben lontano. Unico rammarico non aver provato il punta a punta, ma lasciamo le emozioni forti per altre occasioni. Oltre ai due ori in solitaria, due ori anche in 4x con Bellio, Schiavone e Bertolasi e un 2° e 4° posto in doppio con Stefania Gobbi. Pur avendo abbastanza improvvisato queste combinazioni, tutto è filato bene sul lago di Piediluco, tranne il lago stesso che soprattutto il primo giorno era più agitato dei concorrenti. Un altro sorriso che riempie noi tifosi da lontano è quello di Filippo Mondelli sul podio dell’8+ con tanto di mega selfie. Solo un argento ma qualche certezza in più nell’essere sempre in questo gruppo azzurro così giovane, numeroso e in concorrenza (Filippo ha gareggiato anche in 2- e 4-). Una gran tappa è passata, ma quasi quasi era solo un prologo.