Como,
La stagione dell’Aurora, neopromossa chiamata a confrontarsi con una Prima Categoria ostica, trova sintesi nelle parole di Mirko Sampietro. Il racconto è un mix di lucidità e orgoglio, specialmente dopo la vittoria contro il Brebbia, considerata "un tassello fondamentale e la conferma di una crescita costante".
Sampietro non nasconde i momenti bui vissuti tra ottobre e novembre, un periodo complicato in cui i risultati faticavano ad arrivare. "Proprio in quelle difficoltà abbiamo trovato la nostra vera forza: lo spogliatoio", spiega il difensore dell'Aurora. "La squadra ha saputo reagire, ritrovando equilibrio e dimostrando di poter stare in partita anche contro avversari più esperti e strutturati".
Un ruolo chiave lo gioca il fattore campo: il terreno di casa, piccolo e tecnico, è diventato un fortino. "Sappiamo adattarci, difendere e colpire nei momenti giusti", sottolinea Sampietro, evidenziando l’identità di una squadra giovane che poggia però su pilastri solidi. "Figure come Bonifazio sono fondamentali: ci danno l'ordine e l'esperienza necessari nei momenti chiave della gara".
Nel bilancio di Sampietro c’è spazio anche per un pizzico di orgoglio territoriale, vista la folta presenza di formazioni comasche nei piani alti della classifica. Tuttavia, i piedi restano ben saldi a terra: "La salvezza rimane il nostro obiettivo primario. Raggiungerla sarebbe un’impresa forse ancora più grande di quella compiuta l'anno scorso con la promozione".
La chiusura è un elogio al collettivo e allo spirito di sacrificio. "Non abbiamo stelle, ma un gruppo disposto a tutto", dichiara Sampietro, citando come esempio Millefanti, "adattato in un ruolo nuovo con una dedizione encomiabile". È questa la mentalità che permette all'Aurora di sognare: "Restiamo vivi, competitivi e pronti a giocarcela con chiunque, senza alcun rimpianto".
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