Ricchissima conferenza stampa di Cesc Fabregas che, a Mozzate, ha presentato la sfida di lunedì sera alle 20.45 all'Olimpico contro la Roma.

Da Gasperini a Diao, il tecnico spagnolo ha spaziato su vari argomenti. 

Dando anche i riferimenti per l'allenamento al Sinigaglia a porte aperte: "Credo che sarà sabato 20"...   

Tre partite in trasferta, poi un gennaio ricco di impegni. Quanto è importante una rosa ampia e in condizione?

“Pensiamo una partita alla volta. Sappiamo cosa ci aspetta, ma mi importa solo la gara di lunedì. Sarà importantissima, anche se sono molto curioso di vedere come ci comporteremrova per me e per i ragazzi. I problemi si gestiscono quando arrivano e ci faremo trovare pronti. Siamo una squadra abituata a lavorare sulla settimana, quando c’è meno tempo bisogna gestire in una maniera diversa le cose. Adesso pensiamo alla Roma”.

Come ha reagito Morata dopo l'infortunio e come sta Douvikas?

“Non ti senti bene per almeno un paio di giorni, quando ti dicono che si tratta di un infortunio importante: ora deve pensare al recupero. Douvikas si sta allenando bene come tutti e come sempre. È forte fisicamente. Vuole sempre imparare, ha grande mentalità. È sempre pronto”.

Che segno ha lasciato in te e nella squadra la sconfitta di San Siro?

“Lascia tanto, quando si vince si analizza molto, quando si perde ancora di più. La colpa è mia, davanti ai giocatori l’ho detto. È una sconfitta mia per come ho preparato la partita. Volevo vedere come ci saremmo comportati in una partita così. Siamo in un momento di costruzione e in cui dobbiamo creare identità. Probabilmente abbiamo perso per colpa mia, ma ho scelto di giocarcela guardando l’Inter in faccia. I ragazzi hanno provato tutto quello che ho chiesto, qualche aspetto ovviamente dobbiamo migliorarlo. Nelle ultime 25 partite abbiamo perso tre volte, questo non si può dimenticare. La squadra compete, non molla e vuole giocare con un’identità speciale”.

Diao convocato con il Senegal, alla fine partirà?

“Preferisco non toccare molto il tema. Lui sa molto bene la mia opinione, ho parlato personalmente con l’allenatore del Senegal e non è stata una conversazione piacevole. Sappiamo che, da martedì, Assane non ci sarà per un bel periodo di tempo”

Oltre a Douvikas, sta pensando ad altre soluzioni davanti ?

“Ci sono varie opzioni, perhé siamo obbligati a trovare soluzioni. Giocheremo nei prossimi due mesi con quattro giocatori offensivi, due di vent’anni. Stiamo ancora aspettando Kuhn, sa che può fare di più. Vedremo nelle prossime partite, naturalmente ho già iniziato a pensare a qualche mossa alternativa.”

Cosa ti ha insegnato Gasperini?

“E' un allenatore speciale. Ha creato una metodologia sua mostruosa, ha cambiato il calcio italiano. Tanti allenatori europei mi hanno chiamato l’anno scorso per sapere di più sull’Atalanta, ha coltivato un modo di giocare unico. Ho tanto rispetto per lui e per come lavora.”

Qual è il suo rapporto con i giocatori?

“Ognuno ha una personalità e un bagaglio di esperienze. Parlo per me, mi piace avere un buon rapporto con i ragazzi, senza andare nell'amicizia. Io esigo da loro il massimo impegno, ma si tratta di un rapporto "do ut des", io ti do e tu mi dai, reciprocamente. Mi fa piacere essere un "papà" per i più giovani”.

Potrebbe esserci la possibilità di riportare a Como qualche giocatore in prestito?

“È ancora presto, il mercato apre tra due settimane. Abbiamo iniziato a pensare a qualcosa, posso dirvi solo questo. Si trovano sempre delle opzioni, quando sarà il momento valuteremo. Siamo tranquilli, sono contento di come lavora la società. Se dovremo intervenire sul mercato lo faremo, vediamo come verremo fuori da questo periodo, in cui andrò avanti con i giocatori su cui posso contare”.

Chi non ci sarà a Roma?

“Perrone, purtroppo squalificato per un fallo che non esiste ed è un'sssenza importante per noi: Maxi era in un momento di grande crescita. Sergi è stato malato, c’è possibilità di portarlo ma deciderò domani, ma credo che alla fine non lo porterò".

Che partita si aspetta a Roma?

“Sarà una partita fisica, ci verranno ad attaccare. Soulè è in un grande momento, Ferguson ha fatto una doppietta. Sappiamo che mister Gasperini vuole sempre vincere e andare a mille: sarà una partita dove noi dovremo fare una bella prestazione per prendere dei punti.”

Che anno è stato per il Como 2025?

“Un anno importante per la crescita e per consolidare la nostra idea. Ci sono stati tanti cambiamenti, la squadra è cresciuta molto. Ancora manca tanto, è stato un 2025 molto importante, abbiamo visto il lavoro e i suoi frutti. Adesso i giocatori vogliono venire al Como, il Como "attrae": questo è già un passo importante per noi. Abbiamo fatto tanti passi in avanti, anche a livello di risultati abbiamo fatto molto bene.”

Come si motiva la squadra dopo un 4-0 a San Siro?

“La squadra è già motivata. La colpa della sconfitta di San Siro è totalmente mia, i ragazzi devono continuare a lavorare e a credere in quello che facciamo. Il calcio è così, alcune volte si perde. Anche Gasperini con l'Atalanta ha perso...”.

Si scrive che lei e il Como siate poco umili. Nota sul Como un cambiamento mediatico?

“Sapevamo che prima o poi sarebbe successo. Ho visto un'Inter famelica, che ha giocato al massimo contro di noi, non so se sarebbe successo l’anno scorso. Ora tutti vogliono batterci, la competizione sta crescendo. Ognuno deve guardare in casa propria, la gente non sa cosa mi chiede il presidente. Ho già detto molte volte qual è il mio compito qui, noi continuiamo con la nostra idea. Penso che la gente sia contenta di vedere una squadra come la nostra, giovane, che pressa e se la gioca sempre. Chi parla di arroganza non capisce cosa si sta facendo qui a Como. Tutto ciò che si dice fuori da Como lo prendo con le pinze. Noi abbiamo scelto questa maniera di giocare, penso anche a come potremmo competere in un futuro in grandi scenari”.

Avete tanti dati in comune con la Roma. In cosa vede dei punti di contatto con Gasperini?

“A me piace molto. Fa cose diverse e lo fa con idee molto chiare. Vogliono gestire la palla, dominare, cercare gli esterni. A me piace molto come ruotano, come muovono la palla e quanta voglia hanno di fare gol. Purtroppo non conosco personalmente Gasperini, ma lo stimo molto".

Cosa la incuriosisce di più del tecnico della Roma?

“Quando si vedono le partite delle sue squadre, si nota che tante volte ci sono tanti giocatori apparentemente “fuori ruolo”: si creano dei buchi centralmente. Ho passato tante ore a cercare di capire questo modo di giocare con il mio staff, mi incuriosisce".

Come sta Van Der Brempt?

“Sono grande fan di Ignace. Merita molto più spazio, vorrei trovare il momento giusto per inserirlo di nuovo nella squadra. Arriverà il suo momento, io cerco di far giocare tutti anche perché dobbiamo far crescere il valore dei giocatori. Per me è un giocatore di Champions League: deve avere pazienza ma avrà il suo spazio.”

L’allenamento aperto al pubblico è confermato?

“Uscirà un comunicato dopo Roma. Non so se sarà il 19, il 20 o il 21, però sicuramente sarà quel weekend. Penso che sarà il 20".

Come sta Kempf?

“Sono il primo che ha detto di volere una squadra di venti giocatori di simile livello. Do l’opportunità a tutti, poi sta ai ragazzi dimostrarmi che non mi sono sbagliato. Kempf si sta allenando ma ha avuto qualche contrattempo nel recupero completo. Abbiamo bisogno di gente al 100%”.

LA STAGIONE DEL COMO