Como,
Quando parla di Cantù San Paolo, Fabio Tomaino lo fa con il tono di chi vive il club in ogni dettaglio, «dal custode a chi fa il budget». A Bar Lariosport il direttore generale ha ripercorso i temi caldi delle ultime settimane: il cambio in panchina, il derby con il Castello, lo stato della Promazione B e le reali possibilità, oggi, di rivedere una squadra comasca in Serie D.
IL CAMBIO IN PANCHINA: «BERTONI È UN ALLENATORE PREPARATO»
Tomaino parte da un punto fermo: il rapporto con Marco Bertoni, tecnico esonerato di recente. «Voglio innanzitutto ringraziare il nostro ex allenatore Marco Bertoni» premette. «La decisione di interrompere il rapporto è stata presa con molta difficoltà. Le colpe non erano solamente dell’allenatore. Ci tengo a sottolinearlo: è un allenatore molto preparato, molto qualificato, e mi è dispiaciuto veramente tanto per quello che si è interrotto».
La scelta di Giovanni Britanni non arriva dal nulla: «Era uno dei candidati in estate a prendere il posto di Motta e siamo stati fortunati a trovarlo libero».
IL DERBY CON IL CASTELLO E L’ELOGIO A DRAGO E TRABATTONI
Il pareggio nel derby con il Castello lascia qualche rimpianto. «Forse abbiamo approfittato poco della superiorità numerica, arrivata già al 20’ del primo tempo». Tomaino sottolinea però la cornice di pubblico e la magia su punizione di Drago: «Nelle ultime tre partite ha segnato tre volte da palla ferma». E aggiunge: «Faccio i complimenti a Trabattoni, portiere del Castello: si è comportato in maniera egregia in campo».
PROMOZIONE B E PONTELAMBRENSE: «SERVE UNA SCINTILLA»
Nel parlare della Pontelambrese: «Merita più punti di quelli che ha. Serve un episodio, una scintilla per ripartire». «La categoria resta molto equilibrata: facile non c’è niente, in nessuna categoria».
SERIE D, ECCELLENZA E SOSTENIBILITÀ
«Oggi per fare determinate categorie servono società solidissime. I budget sono completamente cambiati. La Serie D è vicina al semiprofessionismo». Tomaino avverte: «Le società non devono fare il passo più lungo della gamba. Lo dice una società che negli ultimi 15 anni ha vissuto difficoltà importanti».
GLI OBIETTIVI DEL CANTÙ SAN PAOLO
«Abbiamo provato ad alzare l’asticella, ma quello che programmi a giugno non è mai scontato. Dobbiamo restare equilibrati». La favorita? «L’Olginatese: ha dichiarato che vuole passare subito in Eccellenza». Per Cantù, l’obiettivo è semplice: «Arrivare il più in alto possibile, senza perdere contatto con la realtà».
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