Como,
COMO – Si apre un caso delicato attorno al nome di Stefano Borgonovo, leggenda del calcio lariano e simbolo sportivo della città di Como.
La famiglia dell’ex attaccante ha incaricato lo studio legale Emanuela Frigerio di Mariano Comense di inviare una diffida formale al gruppo di tifosi Pesi Massimi, storici sostenitori del Como, intimando di «cessare ogni e qualsiasi utilizzo del nome Stefano Borgonovo sia nella denominazione del trofeo, sia in ogni materiale pubblicitario, comunicativo o promozionale, anche da siti web e social media».
La lettera, resa nota nei giorni scorsi, riconosce l’impegno dei tifosi nel mantenere viva la memoria del calciatore, ma ha preso questa decisione per «riorganizzare le proprie iniziative, ricondurre ogni utilizzo del nome del calciatore sotto il diretto controllo della famiglia» e preannuncia «azioni legali in caso di mancata ottemperanza».
La replica dei “Pesi Massimi”: «Ci offende, ma Stefano resterà sempre nostro»
In una lunga nota diffusa nella serata di martedì, i Pesi Massimi hanno espresso «sconcerto e indignazione» per la comunicazione ricevuta, ripercorrendo oltre dieci anni di iniziative dedicate alla memoria del numero 9.
«Ci sono figure alle quali dobbiamo molto. Da tifosi del Como, dire lo stesso di Stefano Borgonovo sarebbe riduttivo. La sua storia sportiva e umana non ha eguali ed il fatto che il suo nome venga accostato al Como quale preziosa e sempiterna icona ci lusinga ed inorgoglisce».
Il gruppo ha ricordato la targa commemorativa inaugurata nel piazzale dello stadio Sinigaglia, lo striscione permanente esposto all’ingresso principale, la serata al Teatro Sociale dedicata alla sua storia e il Premio Borgonovo, istituito tredici anni fa e assegnato annualmente al miglior giocatore del Como votato dai tifosi.
«Abbiamo ideato, coltivato, cresciuto e reso autorevole il trofeo che porta il suo nome. La lettera ci ha indignati: dopo averci ringraziato per l’impegno, ci intima di interrompere ogni utilizzo del nome, con minaccia di azioni legali».
Il gruppo nega di aver mai tratto vantaggi economici dalle iniziative e ribadisce di aver sempre agito «nel solo intento di onorare la memoria di un uomo che ha rappresentato un esempio morale e umano».
«Si scordino di scippare ai tifosi del Como il trofeo che fino alla scorsa stagione è stato dedicato al numero nove più rappresentativo della nostra storia. Saremo costretti a cambiarne il nome, ma i valori che quell’uomo ci ha donato resteranno per sempre nella memoria dei tifosi».
Il comunicato si chiude con un messaggio diretto al campione scomparso:
«A Stefano chiediamo di non prendersela troppo, almeno lui. L’affetto che abbiamo nei suoi confronti resterà lo stesso. Nonostante tutto. Per sempre nostro».
Anche i “Veterani Como” intervengono: «Siamo allibiti, resterà per sempre nel cuore»
Dopo la pubblicazione del comunicato dei Pesi Massimi, è arrivata anche la presa di posizione dei Veterani Como, altro storico gruppo della tifoseria lariana, che ha espresso il proprio sdegno per la vicenda:
«Siamo allibiti… sinceramente senza parole… forse perché alcuni di noi sono “datati” e quindi hanno vissuto con e accanto ai Pesi tutto quello che hanno raccontato. Cosa ci sia dietro questa folle lettera della famiglia non lo sappiamo e magari non lo sapremo mai, ma resta comunque la meschinità morale del fine, ancorché legittimo (probabilmente?) dal punto di vista legale. Noi continueremo a ricordare Stefano per sempre e neppure centomila avvocati potranno impedircelo!» BORGOGOAL nel cuore!»
Un nome che resta nella storia
Stefano Borgonovo, nato a Giussano nel 1964, ha vestito la maglia del Como in quattro stagioni, diventando uno dei simboli più amati della storia del club. Ha giocato anche con Milan, Fiorentina, Sampdoria e Pescara, fino alla diagnosi di SLA nel 2008. Si è spento nel 2013, lasciando un’eredità sportiva e umana che ha superato i confini del calcio.
Nel corso degli anni, a Borgonovo sono stati conferiti numerosi riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’Oro, l’Abbondino d’Oro e il Fiorino d’Oro del Comune di Firenze.
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