Como,
Il Serenza Carroccio torna a sorridere dopo un periodo complicato. La vittoria per 2-1 a Guanzate è stata un segnale forte, arrivato dopo una settimana difficile. «Era importante reagire – spiega Matteo Penati, simbolo e veterano del club –. Venivamo da una brutta sconfitta con l’Albavilla, ma ieri abbiamo dimostrato orgoglio. Una vittoria sporca, ma di carattere».
Penati, bandiera del Serenza dal 2012, è uno dei volti storici della squadra di Capiago: «Sono arrivato qui da ragazzino, dopo il Cantù. Non avrei mai pensato di restare così a lungo, ma qui ho trovato una famiglia. Questa società non ci fa mancare nulla, sta costruendo il nuovo campo e lavora con serietà».
Contro la Guanziatese è arrivato anche il primo gol in categoria del giovane Andrea Guerra (classe 2006), mentre Moia ha firmato il raddoppio. «È bello vedere i ragazzi giovani integrarsi e contribuire. La nostra forza è il gruppo, che unisce esperienza e freschezza».
Sulla sua carriera, Penati racconta anche il periodo difficile dell’infortunio: «Due anni fa mi sono rotto il malleolo e ho saltato quasi tutta la stagione. È stato tosto, ma mi ha insegnato tanto. Ora sto bene e voglio dare il massimo».
Obiettivi chiari: risalire la classifica con equilibrio. «Due vittorie e quattro sconfitte non ci soddisfano, ma abbiamo margini enormi. Il livello si è alzato tanto, ogni gara è una battaglia. Prima la salvezza, poi si vedrà».
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