Domenica alle 12.30, Como e Juventus si affronteranno in una sfida che profuma di futuro. Sul prato del Sinigaglia, infatti, andrà in scena un duello tutto da gustare tra Nico Paz e Kenan Yildiz, due dei talenti più luminosi della nuova generazione calcistica.

Li separano solo pochi mesi d’età, ma li unisce qualcosa di molto più grande: un talento immenso e la maglia numero 10 sulle spalle.

Nico Paz, il gioiello del Como che sogna il Real

L’argentino del Como sta incantando la Serie A sotto la guida di Cesc Fàbregas, il tecnico che l’ha definitivamente lanciato nel grande calcio.

In sei giornate di campionato, Paz ha già collezionato 3 gol e 3 assist, risultando decisivo praticamente in ogni partita. Quando lui non brilla, il Como fatica.

Paz, rimasto in estate nonostante le sirene di mercato, è una solida realtà del campionato: è stato anche nominato ad agosto e a settembre miglior giovane di Serie A. Le sue prestazioni non sono passate inosservate nemmeno in patria: Scaloni lo ha convocato stabilmente in nazionale, dove ha già servito un assist proprio a Messi, che ha speso parole di elogio per lui.

Ma sul suo futuro incombe un punto interrogativo: il Real Madrid conserva una clausola di recompra a cifre irrisorie. Una tentazione troppo forte per i Blancos, che presto potrebbero riportarlo alla “Casa Blanca”. Ma ci sarebbe un accordo tra i club: al Como, andrebbero ben più dei 10 milioni concordati.

Intanto, Como e Serie A si godono uno spettacolo raro.

Kenan Yildiz, il 10 bianconero che strega la Turchia

Pochi mesi più giovane, Kenan Yildiz ha già sulle spalle un’eredità pesante: la maglia numero 10 della Juventus, appartenuta a mostri sacri come Sivori, Baggio e Del Piero.
L’inizio di stagione del turco è stato esplosivo: gol e assist contro Inter e Dortmund, doppia prodezza alla prima contro il Parma, e poi il ritorno al gol in nazionale con una tripletta tra Bulgaria e Georgia.

La Juventus ora lavora per blindare il suo futuro. Il contratto scade nel 2029, ma la dirigenza vuole adeguare l’ingaggio (attualmente 1,5 milioni a stagione) e respingere gli assalti della Premier League, dove il Chelsea sarebbe pronto a fare follie.

L’obiettivo? Portarlo fino al 2030 con un ingaggio da top player.

Il futuro è adesso

Domenica, a Como, non sarà solo una partita di Serie A: sarà una vetrina sul calcio che verrà.

Da una parte l’argentino che sogna di ricalcare le orme di Messi, dall’altra il turco che vuole scrivere nuove pagine nella storia juventina.
Due numeri 10, due percorsi diversi, un’unica certezza: il talento non ha età.