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Como-Genoa, le parole di Fabregas: "Abbiamo la qualità per migliorare nell'ultimo passaggio"
Buone indicazioni dai Nazionali e da chi è restato: "Il Genoa come il Bologna pressa a tutto campo"
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Sab 13 Settembre 2025 16.45
Cesc Fabregas, allenatore del Como
Mozzate,

Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha presentato a Mozzate la sfida di lunedì alle 20.45 contro il Genoa

Una sfida che arriva dopo il ko a Bologna e dopo il ritorno dei Nazionali dai rispettivi impegni internazionali.  

Assenti Diao e Van der Brempt, ecco le parole del tecnico spagnolo...

 

 

 

CONDIZIONE DELLA SQUADRA

«Sono tornati tutti bene dalle Nazionali, tutti sono a disposizione. Non c'è stato nessun problema, ovviamente siamo ancora in fase di ripartenza dopo la sosta, però non posso mentire: ci ha fatto comodo giocare di lunedì, perché abbiamo avuto più tempo per recuperare e per prepararci. Chi è rimasto qua ha svolto tutti gli allenamenti e migliorato la condizione fisica. Abbiamo fatto anche un'amichevole con il Mantova, settimana scorsa: tutti hanno giocato. Carlos, per esempio, ha preso minutaggio e ritmo. Siamo ancora un po’ indietro a livello di mentalità e filosofia di gioco, ma non giudico nessuno: ognuno vede il calcio a modo suo. Per me conta lavorare con convinzione, avere fede in ciò che si fa e trasmetterla ai giocatori».

 

IL LIVELLO DEL CAMPIONATO

«Penso che quest’anno la Serie A abbia alzato il livello. Sono arrivati tanti allenatori forti, c’è grande competizione, praticamente tutti hanno fatto punti tranne il Sassuolo. Le squadre sono attrezzate, giocano bene, hanno qualità. Ho visto anche la Spagna U21 e altri nazionali: i giovani sono forti e motivati. Questo si riflette anche nel campionato.»

 

IL GENOA

«Il Genoa è una squadra tosta, difende bene, pressa alto. Ha cambiato quasi tutta la linea offensiva, ma ha qualità e struttura. A centrocampo sono solidi e fisici. Mi aspetto una partita simile a quella di Bologna: molto aggressiva, intensa, con difesa alta. Non hanno una struttura difensiva fissa, si adattano a quello che fai tu. Ti pressano con tre, con quattro o con cinque, in base al tuo modulo.»

 

COSA È MANCATO A BOLOGNA?

«A Bologna abbiamo fatto tante cose buone. Non mi piace la superficialità di chi dice: “hai perso, allora hai giocato male”. Io dico sempre la verità: se giochiamo bene e perdiamo, lo dico. Se vinciamo e giochiamo male, lo dico. A Bologna abbiamo sbagliato gli ultimi 20-25 metri, dobbiamo alzare la qualità lì. Quando sbagli un passaggio decisivo, devi sentirlo, devi migliorare. A volte abbiamo fatto errori tecnici che non ci possiamo permettere. Ma la base è buona, l’identità si vede. Dobbiamo solo essere più esigenti.»

 

MARTIN BATURINA, E' IL SUO MOMENTO?

«Martin è un talento. Credo molto in lui. Ma gioca in una posizione dove oggi c’è tanta qualità in rosa e chi ha giocato ha fatto molto per questa squadra. Deve avere pazienza. Non possiamo forzare le cose. Deve entrare nel contesto giusto, con fiducia. Se lo metti nel contesto sbagliato, rischi di bruciarlo. Ci sono giocatori che sembrano fenomeni dopo due gol, poi tornano alla normalità. Martin lo sa: deve lavorare, farsi trovare pronto e dimostrarmi che merita di giocare. Mercoledì, nel suo giorno libero, è venuto ad allenarsi da solo. Questo mi piace molto.»

 

ANCORA SUI SINGOLI

«Douvikas è tornato molto carico. È vero che era deluso per la mancata convocazione in nazionale, ma ora è concentrato e si sente bene. Posch ha giocato 20-25 minuti con la Nazionale, poi ha preso un giallo e non poteva più giocare, quindi è tornato da noi prima degli altri. Diego Carlos è andato in Turchia per fare i documenti del passaporto, ma ora è tornato. Ha fatto due allenamenti, lo vedo bene. Gli esterni hanno fatto bene contro il Mantova. Hanno giocato tutta la partita. Alcuni erano in difficoltà nel secondo tempo, ma ci sta: devono ritrovare ritmo. Non mi piace la parola “soffrire”, ma devono imparare a fare di più anche quando sono stanchi. Mi è piaciuto quello che ho visto. È possibile che uno di loro parta titolare lunedì».

 

FABREGAS ALLENATORE "VERO" DOPO IL PATENTINO

«Mi sono emozionato molto a Coverciano. Dopo tanto di studio, confronto, solitudine a volte, finalmente ho preso il patentino UEFA Pro. Per me è stato importante farlo in Italia, un Paese che mi ha dato tanto e dove continuo a imparare ogni giorno. Prima non mi sentivo un allenatore vero. Ora sì. Quando ti alzi e ricevi l’applauso e i complimenti, capisci di aver fatto il passo giusto. Ma ora guardiamo avanti.»

 

DA CUNHA CAPITANO

«Penso che adesso possiamo dire che questa è una mia squadra. Abbiamo fatto tre mercati costruendo su misura, con giocatori che rispecchiano il nostro spirito: coraggio, qualità, voglia di imparare. Giocatori come Da Cunha e Strefezza rappresentano tutto questo. È sempre stato un esempio. Certo, sarebbe stato bello avere ancora Cutrone, Iovine, Gabrielloni, ma la vita va così. Ora abbiamo una rosa ampia. Le scelte sono difficili: se giochi con tre centrocampisti, altri restano fuori. Ma chi entra dalla panchina può decidere le partite. Se tutti lo capiscono, saremo più forti. Da Cunha è la sintesi di tutto questo: ha 24 anni, è un top player e incarna tutti i valori del Como».

 

TEMPO EFFETTIVO E SPETTACOLO

«Il tempo effettivo? Forse in futuro. Il problema è che si perde troppo tempo. Noi siamo tra le squadre con più tempo effettivo in Serie A, e questo per me è un merito. Però dobbiamo anche essere più svegli. A volte siamo troppo buoni, subiamo falli e non diciamo nulla. Serve più furbizia. Il calcio è spettacolo. Chi paga il biglietto vuole vedere 90 minuti veri, non solo interruzioni. Chiamatemi romantico, ma per me il calcio deve essere questo.»

 

PRIMAVERA E COPPA ITALIA

«Abbiamo allenato anche i ragazzi della Primavera. Hanno iniziato bene, e quest’anno per noi sono importanti. La rosa è corta, quindi devono allenarsi con noi, a volte andare in panchina o anche giocare. La Coppa Italia sarà una competizione importante anche per loro.»

 

COMMENTO FINALE SUL GENOA

«Il Genoa è una squadra fisica, diretta, verticale. Ha cambiato un po’ rispetto all’anno scorso: ora gioca meno dal basso, cerca più soluzioni in avanti. Vieira è una persona che rispetto molto. Sarà una partita difficile, ma la stiamo preparando bene. Questa settimana, a livello di qualità e atteggiamento negli allenamenti, è stata la migliore da quando sono al Como».

 

LA STAGIONE DEL COMO

 

 


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