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Calcio ed economia, quanto influisce il settore betting? Ecco il report Figc 2023
Nel 2022 le scommesse in Italia hanno superato la cifra record di 13 miliardi di euro
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Mer 22 Maggio 2024 10.00
Report 2023 Figc, i dati delle scommesse sul calcio
Como,

Solo nel 2022 la raccolta derivata dalle scommesse sul calcio, in Italia, ha registrato la cifra record di 13 miliardi e 200 milioni di euro.

Un numero incredibile, che ha garantito un gettito erariale di oltre 342 milioni di euro, il dato più alto tra quelli registrati dopo il 2006, e che rappresenta un aumento di oltre 6 volte rispetto a 20 anni fa. 

Sono questi i numeri da cui si deve partire per capire l’importanza del sistema betting sul calcio. Numeri che arrivano direttamente dal Report 2023 a cura della Figc, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, che sottolinea anche il peso, a livello globale, delle diverse leghe calcistiche europee: la serie A raccoglie da sola 36,6 miliardi di euro (provenienti soprattutto dall’area Oceania – Asia), in terza posizione dietro alla Premier League, prima con 80,2 miliardi, e alla Liga spagnola, seconda con 38,4 miliardi.

A chiudere la top 5 troviamo la Bundesliga, con 30 miliardi di euro, e infine la Ligue 1, con 18,3 miliardi di euro. In Italia, invece, il nostro massimo campionato ha raccolto nel 2022 oltre 2 miliardi di euro.

Scommesse che avvengono soprattutto online, ma che tengono livelli importanti anche nella filiera tradizionale. Come si legge su Gaming Insider, infatti, l’85% dei giocatori si definisce omnicanale, il che vuol dire che utilizza sia piattaforme digitali che punti di vendita fisici per le proprie scommesse. E il betting è uno dei segmenti che fa registrare i maggiori introiti per quanto riguarda l’universo gambling: primo posto davanti a poker e slot machine, a conferma di un ruolo di traino per tutto il comparto.

Se si stende invece la lente di ingrandimento a livello mondiale e tenendo in considerazione tutti gli sport e non solo il calcio, si scopre che nel 2022 la raccolta delle scommesse sportive è arrivata a quota 1.480 miliardi di euro.

Ovviamente il calcio è al primo posto, con 768 miliardi, ma è interessante guardare anche alle altre discipline: seconda posizione per il basket (365 mld), terza invece per il tennis (87,93 mld). Subito dopo troviamo, sorprendentemente, il cricket, che raccoglie 70 miliardi di euro, e gli esports, con 62 miliardi. Due piazzamenti che dicono molto di dove sta andando lo sport e la società: la crescita di un colosso economico come l’India, dove il cricket appunto è lo sport nazionale, e l’aumento esponenziale dei giochi elettronici, che raccolgono più di pallavolo, arti marziali e hockey su ghiaccio messi insieme.

Un peso, quello del calcio, che andrebbe convogliato anche verso coloro che contribuiscono a generare quel giro d’affari: i club e le società. “Trovo corretto che anche gli organizzatori possano partecipare alla catena del valore. Oltre allo Stato, agli scommettitori e ai concessionari delle scommesse, c’è un quarto soggetto che merita di partecipare alla distribuzione degli utili”. Questa la proposta di Andrea Abodi, ministro dello sport. Una proposta che per adesso esiste solo sulla carta ma che potrebbe cambiare, in meglio, il calcio e lo sport italiano.

 


 


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