La Pallacanestro Cantù è ormai pronta per il suo terzo campionato consecutivo di serie A2. Il roster è stato chiuso con l'ingaggio degli americani Solomon Young e Anthony Hickey e quindi dei giovani Curtis Nwohuocha e Gabriele Tarallo.

Il 17 agosto - al PalaBlackCourth di Albate - partirà ufficialmente la stagione con i primi test atletici agli ordini del preparatore D'Ancicco. Esordio in Supercoppa fissato per sabato 9 settembre a Desio contro Monferrato (nel girone anche Torino), mentre la prima di campionato sarà sabato 30 settembre sul campo della Juvi Cremona.

Che squadra ha costruito Cantù? Sarà la volta buona per l'agognato ritorno in serie A? Se lo chiedono un po' tutti i tifosi, ma rispondere è davvero difficile. Sicuramente la squadra è forte, molto forte per la categoria, come lo era anche lo scorso anno e due anni fa. Ma in Legadue entrano in scena tanti fattori e tante componenti che non sono minimamente prevedibili ad agosto, dieci mesi prima delle partite decisive per la promozione.

Prendiamo lo scorso anno: Cantù ha dominato in lungo e in largo, ma poi negli ultimi mesi è stata troppo discontinua e non ha saputo sfruttare un tabellone playoff che obiettivamente si era configurato nel migliore dei modi. Vincendo gara 5 contro Pistoia, Cantù avrebbe affrontato una Torino rabberciata in finale, con il vantaggio del fattore campo. Un'occasione troppo ghiotta per essere lasciata lì, e che invece purtroppo è stata lasciata lì.

Sulla carta il prossimo anno non sarà così "semplice", perchè ci sono diverse squadre che si stanno strutturando per puntare alla promozione. Verona, Trieste, Udine, Treviglio, Trapani sono solo alcuni nomi. Forlì è chiamata a confermare l'ottimo campionato passato, così come Torino, e poi c'è sempre la Fortitudo.

Di sicuro Cantù ha costruito una squadra molto forte, puntando su un vero accentratore come Hickey (un nome di grido per la A2, un po' come era stato Robert Johnson due anni fa - prima del suo addio causa vaccinazione -), che invece era forse mancato lo scorso anno (almeno sino all'arrivo di Logan). Probabilmente in un campionato come quello di Serie A2 due, dove spesso le squadre si inceppano e non è raro assistere a quarti da 10/12 punti complessivi, anche da parte delle big, avere un giocatore che sa segnare dal nulla potrebbe essere un bel vantaggio.

L'altro americano è sicuramente più giovane e più scommessa, ma Solomon Young viene comunque dal campionato tedesco e da un'esperienza in Eurocup, quindi è lecito aspettarsi un ottimo contributo anche da lui.

Gli italiani sono di alto livello, a partire dalle conferme di Baldi Rossi, Bucarelli e Nikolic per passare poi a Cesana, Burns (di fatto un americano camuffato da italiano) e Berdini. Qualcuno ritiene che sia un roster un po' corto, ma è sicuramente in grado di reggere un impegno a settimana, con l'obiettivo di chiudere al primo posto il girone e avere il vantaggio del fattore campo assicurato sino alla finale.

Poi, ci saranno i playoff, e lì inizierà un campionato a parte. Un campionato dove le squadre non potranno più rinforzarsi con il Logan o il Banks di turno. E immaginare ora in che condizione ci arriveranno a maggio le varie squadre è assolutamente impossibile.