Como,
Sono giorni difficili per tutti, anche per il mondo calcio dilettantistico. Settimane di doverosa sosta obbligata e di pensieri, per provare a capire come e quando il movimento sportivo con più tesserati in Italia potrà tornare in campo. Dopo i pareri di Mariano, Fenegrò e Pontelambrese, siamo andati a sondare le altre comasche di Promozione...
Qui di seguito le interviste ad Andrea Colombo dell'Arcellasco e Giangiacomo Frigerio dell'Alta Brianza. Nella prossima news quelle a Della Valle del Castello e Bertoni del Cabiate.
QUI ARCELLASCO
<<Non credo che l’Arcellasco scenderà più in campo>>. Non ci gira attorno il vice presidente Andrea Colombo, che all’eventuale ripresa del campionato di Promozione (girone B) non ci vuole nemmeno più pensare. <<Al calcio di oggi non ci penso più – spiega Colombo -, non esiste con quello sta succedendo, non può essere argomento per me>>. È drastico ma lucido nella sua presa di posizione il dirigente biancorosso, che spiega: <<L’Arcellasco c’è e ci sarà. Con tutti i ragazzi, anche con quelli del settore giovanile, continuiamo a restare in contatto con le chat e a lanciare iniziative e tramite i nostri profilo social, perché l’Arcellasco è e resta una famiglia. Se devo però pensare al calcio, penso alla prossima stagione. Questa per me è finita. Posso capire che i professionisti cerchino una strada per terminare la stagione, ma al nostro livello è impensabile>>.
La proposta di Colombo è quella di ripartire dalla prossima stagione con gli stessi campionati e gironi di quest’anno: <<E non lo dico perché siamo sesti in classifica - sottolinea Colombo -. Finché non si avrà certezza sulla fine dell’epidemia nessuno dei nostri tesserati tornerà a giocare. La salute prima di tutto>>. E guardando al futuro il dirigente erbese conclude con tre punti fermi: <<Saremo delle persone migliori, dovremo ridimensionarci e per ripartire lo Stato e la Federazione dovranno darci un aiuto economico concreto. Altrimenti sarà dura>>.
QUI ALTA BRIANZA
La possibilità di riprendere la stagione calcistica sospesa sembra sempre meno probabile ogni giorno che passa. Le notizie sull’evoluzione dell’epidemia di coronavirus che arrivando quotidianamente stanno mettendo d’accordo tutti i dirigenti del calcio dilettanti comasco. Tra questi c’è Giangiacomo Frigerio, dg dell’Alta Brianza (Promozione B), che conferma: <<Non vedo alternative all’annullamento dei campionati. Non siamo professionisti, è anche se ci dovesse essere uno spiraglio per il ritorno in campo, noi dilettanti non saremmo affatto attrezzati per intervenire in maniera adeguata alla comparsa di altri casi o allarmi>>.
Alta Brianza che è stata tra le prime ad interrompere l’attività: <<Col buon senso abbiamo lasciato a casa tutti i ragazzi prima che arrivassero i provvedimenti ufficiali – racconta Frigerio -, ormai un mese fa>>. Nel frattempo programmi personalizzati per ogni calciatore:<<Più per il loro benessere, che per l’Alta Brianza - continua il dg -. Mi mancano i ragazzi, la loro presenza, mi manca un po' tutto di quello che è il nostro sport e la nostra grande passione>>. Una mancanza che inizia a farsi sentire, ovunque, ma visto quanto stiamo vivendo non ci permette di abbassare la guardia: <<Stiamo a casa e rispettiamo le regole. Ripartiremo – conclude Frigerio -, con molte difficoltà, ma ripartiremo>>.

@Lariosport © riproduzione riservata
|