Figino Serenza,
Duecento volte in battaglia per una sola e unica maglia, orgoglio biancoverde. Per Gianmarco Molteni, il Figino non è solo una squadra di calcio, di cui è il capitano. Per lui il Figino è la sua seconda famiglia, dove è cresciuto fin da quando aveva 6 anni e ora festeggiare il traguardo delle 200 gare in prima squadra ha un sapore particolare.
«Se si contano tutte le partite che ho fatto, superiamo le migliaia – ammette Molteni – ma in campionato, con la maglia della prima squadra, ho raggiunto il traguardo delle 200. Ci tengo perché gioco a Figino da quando sono un bambino, è la squadra del mio paese. Da giovane avrei avuto la possibilità di cambiare, ma l’ambiente e tutto ciò che gira intorno, mi ha sempre convinto a rimanere».
Molteni è quindi diventato una vera e propria bandiera del Figino, esempio per le future generazioni. «Quest’anno il Figino festeggerà 50 anni, a settembre – prosegue Gianmarco – è un incentivo in più per fare bene. Ora la stagione è un po’ compromessa, ma la prossima sarà di grandi festeggiamenti, ci tengo dunque a fare bene e rimanere qua. Vorrei trasferire ai giovani cosa significa giocare a Figino: la voglia, l’umiltà, la passione e il rispetto per la quadra e gli avversari». E sono molti i ragazzini che stanno già prendendo Molteni come esempio, trascinatore della sua formazione anche nei momenti più difficili. La quadra ha voluto giustamente celebrare il suo capitano anche con una maglia dedicata, in onore dell’importante traguardo raggiunto.
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