Ospite di Bar Lariosport nella puntata del 3 novembre 2025, l’allenatore Moreno Giglia ha offerto un’analisi a tutto campo sui campionati dilettantistici comaschi. Tra la sua esperienza con l’Under 16 dell’Albate Hf e uno sguardo da tecnico esperto, Giglia ha fotografato il momento del calcio provinciale: «Un equilibrio raro, dove ogni domenica può succedere di tutto».

Tra campo e formazione: l’esperienza all’Albate Hf

Giglia, oggi viceallenatore dell’Under 16 dell’Albate Hf, ha raccontato la sua esperienza accanto ai giovani tecnici Lorenzo Pedretti e Mattia Tettamanti: «Mi definisco un “vecchio cattivo”, ma mi sto divertendo tantissimo. Stiamo andando bene e i ragazzi stanno crescendo. A questa età serve attenzione ai dettagli: hanno bisogno di essere seguiti, non solo allenati».

Eccellenza e Prima categoria

In Eccellenza, Giglia ha richiamato alla reazione: «Alta Brianza e Arcellasco devono stringere i denti. Se la forbice di punti si allarga troppo entro dicembre, poi recuperare diventa durissimo». Sulla Prima categoria: «L’Ardita Cittadella resta in testa, il Luisago è in crescita, il Veniano è la sorpresa e l’Itala vola con Airaghi. Cassina Rizzardi sta rinnovando, puntando sui giovani».

Seconda e Terza categoria

Giglia ha evidenziato l’equilibrio anche in Seconda categoria: «L’Olimpia Cadorago non è una sorpresa, ma una conferma. Il Giussano resta la mia favorita. Bene Novedrate e Albavilla, in ripresa Bulgaro e Cda Cavallasca». E sulla Terza categoria: «Perticato squadra da battere, ma attenzione alla Libertà San Bartolomeo».

L’elogio a Simone Varotto

Particolarmente significativo l’omaggio a Simone Varotto, tecnico del Castello Next Gen, unica squadra imbattuta dopo nove giornate: «Varotto è, secondo me, il miglior allenatore del calcio dilettantistico comasco. Preparato, moderno e con grande personalità. È stato un grande colpo del Castello portarlo lì».

Conclusione

Moreno Giglia ha concluso con un messaggio positivo: «C’è equilibrio, entusiasmo e qualità. Le società stanno investendo sui giovani, e questo è il segnale più bello per il nostro movimento».