Como,
Il Como supera il Sudtirol per 3-1 e accede al secondo turno di Coppa Italia, ma nel post partita Cesc Fàbregas non si nasconde: "Se giocheremo così, faremo fatica a battere la Lazio".
«Quello che mi porto a casa questa sera è che manca tantissimo per essere al livello che vogliamo. Se giochiamo così non c’è nessuna opzione di vincere contro la Lazio. C’è tanta strada da fare: abbiamo tanti giocatori nuovi, ragazzi alla prima stagione da professionisti, giovani che devono cambiare mentalità. Questo non si fa in un giorno, ma io ero preparato: servirà pazienza, ma anche spingere forte perché nel calcio non c’è tempo. Siamo fortunati a lavorare in una società che cresce, che porta talenti con potenziale forte: se continuiamo insieme, fra due-tre anni possiamo fare molto bene. Però sì, c’è tanto lavoro da fare e tanto da creare».
Sul mercato, il tecnico è chiaro: «Tecnicamente è tutto chiuso. Siamo questi e andiamo avanti. Se arriva un’opportunità all’ultimo si vedrà, ma oggi la squadra è questa».
Un passaggio importante riguarda l’atteggiamento di alcuni subentrati: «Sono un po’ deluso, perché avevo fatto un discorso chiaro: abbiamo 20-21 giocatori, due per ruolo, e tutti devono lottare. Oggi due-tre, forse quattro, sono entrati senza la giusta mentalità. Uno in particolare ha perso tutti i palloni perché è entrato senza energia. Così non si può fare. Nel calcio moderno i cambi sono fondamentali: chi entra può farti vincere o perdere la partita. Io permetto una, due, tre opportunità, ma non di più. Qua non c’è spazio per chi pensa solo a se stesso».
Capitolo Morata: «Con Álvaro siamo contenti. Non doveva giocare, ma mi ha chiesto lui di esserci: era importante per lui stare in campo. Ha fatto un po’ di ritiro col Galatasaray, poi si è allenato da solo. Andiamo con i tempi giusti, ma oggi era giusto farlo esordire».
Sulla partita: «Abbiamo iniziato facendo l’opposto di quello che avevamo preparato. Troppo lontani, senza rispettare la struttura, ognuno andava per conto suo. Così perdi palloni, ti allunghi, ti innervosisci, e le squadre che giocano dirette trovano spazio. Dal secondo tempo abbiamo fatto una partita migliore, più vicini, con relazione di palleggio, e si è visto. Loro hanno fatto bene a pressare, ma per me è stato più un nostro errore: quando abbiamo giocato come sappiamo, la partita è diventata comoda. Però la Serie A non ti perdona questi atteggiamenti: bisogna alzare tanto il livello».
Infine, uno sguardo positivo: «Un anno fa in Coppa con la Samp avevamo perso. Oggi abbiamo vinto. C’è anche qualcosa di buono da guardare, ma la strada è lunga».
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