Como, Gio 30 Ottobre 2014
Calciatori con la valigia: Andrea Grieco da via Bellinzona al Miami United
Comasco, ha giocato nella Samp, ora è negli Usa: "Occhio, è un calcio in crescita"

Da via Bellinzona a Miami, con il sogno di giocare a calcio, dopo aver cullato a lungo il sogno di diventare un calciatore vero, in Italia. Ma il corso degli eventi ha ridimensionato le aspettative di Andrea Grieco, 23 anni, difensore in forza ai Miami United, la franchigia calcistica della città americana.

 

 

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Ha giocato nella Guanzatese, nella Lario e nel Como nell’immediato post fallimento. Nel 2006 è passato alla Sampdoria: con i blucerchiati ha vinto la Supercoppa Primavera e ha debuttato in Europa League. Un grave infortunio al ginocchio compromette le due stagioni successive in Lega Pro al Viareggio e all’Aprilia. Risolto il contratto con la Samp, si profila l’occasione di un trasferimento negli Usa. «C’è un progetto interessante, ossia creare una società di calcio importante a Miami. Ho cambiato aspettative: negli Usa voglio giocare e costruirmi un futuro, voglio restare a lungo».

La scorsa stagione ha giocato nella Npls, la serie C statunitense, entrando nella top 11 del campionato. «Tredici partite, da maggio ad agosto. Abbiamo stravinto, ma non c’è promozione automatica. Funziona come nella Nba: se il club dimostra di poter avere un certo bacino di utenza e capacità economiche può iscriversi a una serie superiore».

Il suo Miami United chiederà l’ammissione alla serie B, la Nasl, solo nel 2016 e la società sta preparando il terreno. Grazie a una dirigenza formata quasi esclusivamente da italoamericani, supportata da un finanziatore venezuelano.

L’allenatore è Ferdinando De Mattheis, foggiano, che fu compagno di Chinaglia e Beckenbauer nei Cosmos. E quasi tutti italiani e sudamericani sono i giocatori. Oltre a Grieco, ci sono calciatori con un passato più o meno importante in Lega Pro. «Abbiamo stravinto il campionato, perché siamo tutti abituati al nostro tipo di calcio e alle nostre metodologie. Ma il calcio Usa non va snobbato, entro pochi anni saranno ai livelli del calcio europeo».

Intanto, come spesso accade negli Stati Uniti, la partita è solo una delle componenti: «Lì è tutto spettacolo, con balletti, cheerleader e mascotte. Si cerca sempre di coniugare sport e intrattenimento».

Se il “soccer” negli Usa tira sempre di più, grazie anche ai numerosi testimonial – tra cui il presidente Obama, immortalato la scorsa estate mentre seguiva Usa-Germania sull’Air Force -, l’organizzazione dei campionati è ancora in fase embrionale. «La serie C è cortissima e il campionato inizierà ancora a maggio. Nel frattempo disputeremo alcune tournèe». Grieco però non scorda il suo passato: «Seguo sempre il Como, magari verrò allo stadio a vederlo. Anche per rivedere Giancarlo Centi, a cui sono legato perché mi portò al Como». Good luck, Andrea. 

 

 

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