Como, Lun 20 Ottobre 2014
Como, ora serve uno scatto mentale: "Per stare in alto bisogna essere perfetti"
Mister Colella: "Pro Patria e Monza? Due partite che non si possono paragonare"

«Il Monza è più forte del Como, deve stupire il fatto che siamo noi davanti e loro dietro un punto: su questo fatto non bisogna fare assolutamente confusione». Una considerazione che, dopo la sconfitta di venerdì sera al Brianteo, sposta subito l’attenzione su un campionato equilibrato, che non sta rispettando in pieno i pronostici dell’estate e che vive di continui cambi al vertice.

 

 

$ADS2

 

 

Mister Colella dopo il ko di Monza fa un'altra considerazione: «Per restare in alto e serve uno sforzo in più, ossia bisogna essere sempre perfetti». Il problema del Como di venerdì, probabilmente, è racchiuso in questa frase. Perché sono bastate due disattenzioni per mandare a monte una partita interpretata a tratti anche molto bene.

Ma cinque gol presi in due partite può essere un problema? Facile il paragone con la partita precedente contro la Pro Patria: «Io non sono affatto deluso dalla prestazione contro il Monza, lo sono solo per la sconfitta. Le due partite comunque non sono nemmeno paragonabili: credo che abbiamo perso perché la qualità del Monza è alta e perché abbiamo commesso un errore e mezzo, grazie a cui i nostri avversari hanno segnato due gol e mezzo. Non è nemmeno una questione squisitamente tattica, perché eravamo anche pronti ad affrontarli così, la differenza vera l’ha fatta la qualità del Monza».

Colella quindi salva tutto, o quasi: «Gli errori si pagano quando si affrontano squadre così. La differenza sta nel fatto che loro hanno segnato, noi no, ed è quello che conta. Ma come ho detto ai giocatori per competere a un certo livello non possiamo concederci neanche mezzo errore».

Anche perché non si può sempre sperare in una rimonta: «L’avessimo riaperta cinque minuti prima sono sicuro che l’avremmo pareggiata. Magari in undici – dice contestando l’espulsione di Marchi - sarebbe stato più semplice, è la prima volta che vedo un espulso per un fallo frontale, ma l’arbitro se l’ha espulso avrà avuto i suoi buoni motivi». 

Deluso anche Cesare Ambrosini: «Ci sono stati errori, ma anche autentiche prodezze, come il primo gol di Vita. Problemi in fase difensiva? Ci lavoriamo molto, non possiamo aver dimenticato tutto in due settimane».

 

 

$ADS2

 

 

@Lariosport
© riproduzione riservata