Mauro Canino è tornato: il calcio è la sua vita e l’ha dimostrato con un recupero lampo, e il ritorno in campo con la maglia del suo Copreno (Prima B), a due mesi da un terribile incidente sul lavoro che ne ha messo a repentaglio non solo la carriera sportiva.

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Era il 10 febbraio quando nella tintoria di Como (Albate) dove lavora è esplosa una tanica di liquido infiammabile, che ha provocato allo sfortunato ragazzo ustioni di primo, secondo e terzo grado su buona parte del corpo, dalla cintura in su.

«Per fortuna sono riuscito a proteggere il viso – racconta Mauro –: la successiva corsa in ospedale senza aspettare l’ambulanza è stata fondamentale. Il resto l’ha fatto la mia forza di volontà: se sono tornato a giocare è anche perché ci ho creduto molto, amo questo sport».

Il decorso è andato per il meglio, grazie anche alla giovane età di Canino: «A ventisette anni è più facile recuperare: sto facendo ancora cure importanti per le ustioni, ma il peggio è passato».

Il Copreno senza il suo uomo leader ha perso tutto quello che poteva perdere in questi due mesi: da capolista del girone con dieci punti di vantaggio sulla seconda, ora insegue la coppia Maslianico-Lora Lipomo.

«Con il Tavernola ho avuto sensazioni particolari, ma al fischio d’inizio tutto è passato». E in campo è stato uno dei migliori, parola di avversari.

Con pochi allenamenti alle spalle, Canino ha trascinato al successo la sua squadra, che ora è tornata a fare paura: «Abbiamo avuto qualche problemino, ma il peggio è passato. Ci giochiamo ancora il primo posto, ma anche se andrà male abbiamo acquisito nuova consapevolezza: nei playoff possiamo dire la nostra. Dopo la sconfitta di Menaggio (ultima gara di Canino prima dell'incidente, ndr) tutto è cambiato. Ma ora siamo ancora in corsa, grazie anche all'aiuto che ci sta dando Adrea Lupi».

E grazie anche ad un Canino nuovo di zecca nel motore. Che per la prossima garà però non ci sarà: ammonito con il Tavernola, salterà la sfida con il Lomazzo per somma di ammonizioni e conseguente squalifica.

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