Como, Ven 21 Marzo 2014
Como, svelato il progetto "Herons": "Riannodare il legame con il territorio"
Il settore giovanile punta a coinvolgere le società e a creare poli di eccellenza

Tornare grandi partendo dai piccoli. Uno slogan che il Como ha fatto suo per presentare il progetto “Herons”, rivolto alle società del territorio e ai loro ragazzi più piccoli, che frequentano le Scuole calcio e disputano i campionati Pulcini ed Esordienti. L’obiettivo della società è riannodare il legame con i dilettanti e dare vita a centri tecnici di eccellenza, con la collaborazione del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università dell’Insubria.

 

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Il Como, stavolta, sembra crederci davvero. Per illustrare il progetto che punta a rivoluzionare il rapporto con le società dilettanti, sono state messe in campo tutte le forze possibili, e il fatto non è passato inosservato. A Grandate erano presenti il presidente Pietro Porro, il vice Flavio Foti, il ds Giovanni Dolci, il mental trainer Samuele Robbioni, il responsabile marketing Fabrizio Diana, oltre ai responsabili del settore giovanile Silvano Fontolan e Roberto Galia. E due giocatori della prima squadra, accompagnati da mister Giovanni Colella e scelti non caso: Andrea Ardito e Cesare Ambrosini.

In platea al centro sportivo Inexere una quarantina di società della provincia e non solo. Società già coinvolte e con cui il progetto prenderà forma nei prossimi mesi. L’ideatore Sergio Marelli, responsabile dell’attività di base del Como, ha spiegato l’iniziativa: «Il nostro obiettivo – ha detto rivolgendosi ai tecnici e dirigenti in sala - è tornare a confrontarci con voi, a tutti i livelli, creando una fidelizzazione e uno scambio reciproco, dopo anni di vuoto seguiti al fallimento della società nel 2004. La collaborazione della Facoltà di Scienze motorie dell'Università dell’Insubria è una garanzia: permetterà di avere supporti formativi ed educativi di alto livello. Possiamo tornare grandi solo grazie a voi».

“Herons”, aironi in inglese (chi farà parte del progetto potrà utilizzare il logo, che riprende lo svasso, simbolo del Como in voga negli anni ’80) prevede due livelli di collaborazione. Nel primo livello “base”, che punta a coinvolgere il numero maggiore di società, il Como organizzerà clinic tecnici e stage formativi per allenatori e dirigenti tenuti da allenatori del Como e da docenti della facoltà di Scienze motorie dell’Università dell’Insubria, oltre a specifici incontri sulla gestione manageriale di una società. Previsti anche momenti di svago a beneficio dei ragazzi con la creazione di un’area “Kids and family” al Sinigaglia in occasione delle partite della prima squadra, un “Herons Day” allo stadio con finalità benefiche e la possibilità di partecipare ai camp estivi in località turistiche.

La novità, invece, sarà la creazione sul territorio e nelle province limitrofe di veri e propri centri tecnici targati Calcio Como: «Saranno il nostro braccio sul territorio. Nei centri tecnici daremo vita alle Scuole calcio del Como, saranno altamente specializzate e con una forte riconoscibilità». Il progetto partirà nella sua completezza con l’inizio della nuova stagione agonistica, ma sono già in programma nelle prossime settimane tre clinic tecnici e tre stage formativi.                        

 

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@Lariosport
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