La vittoria esterna del Luisago Grandate sul campo della capolista Atletico Cittadella porta anche la firma di Gianluca Mascetta. Il portiere, ormai una vera e propria bandiera del club, è stato decisivo parando un calcio di rigore in un momento chiave della partita, un intervento che ha cambiato l’inerzia della gara e confermato il suo peso specifico all’interno della squadra.
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Mascetta racconta una partita sofferta: "Soprattutto nella ripresa abbiamo stretto i denti, dopo un primo tempo gestito invece con grande attenzione". Il Luisago ha saputo colpire nel momento giusto, reggere l’urto finale e portare a casa "tre punti pesantissimi su un campo difficile, dove anche un singolo episodio può ribaltare tutto".
L'episodio cruciale è stato il penalty neutralizzato: "Subire il gol all’inizio del secondo tempo avrebbe probabilmente aperto la strada a un assedio prolungato". Invece, la parata ha dato sicurezza alla squadra, permettendole di restare lucida fino alla fine. "Non amo definirmi un pararigori", sorride Mascetta, "ma i numeri parlano per me: negli anni ne ho neutralizzati parecchi, con buona continuità".
Alla sua quinta stagione al Luisago, il portiere guarda anche al percorso complessivo del club. Dopo anni di salvezze complicate e stagioni di assestamento, quest'anno qualcosa sembra diverso. "La classifica è corta, ogni passo falso pesa, ma la squadra ha dimostrato di poter stare lassù". L’obiettivo è chiaro: "Rimanere nella parte alta e, perché no, provare a rincorrere qualcosa di più grande".
Quando si parla di singoli, Mascetta fa fatica a fare nomi. La vittoria contro l’Ardita è stata una prestazione corale. "Dal nuovo innesto Seydi fino a De Lazzer, passando per Dell’Occa, tutti hanno portato qualcosa". È questo, secondo il portiere, il vero segreto del Luisago: una squadra dove "nessuno ruba la scena, ma tutti contribuiscono allo stesso modo".
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