Un derby intenso, un’espulsione dopo venti minuti, la capacità di resistere e un pareggio arrivato solo all’ultimo. Filippo Trabattoni, portiere del Castello, racconta così la sfida contro il Cantù San Paolo: «L’espulsione ci ha messi in difficoltà, ma siamo rimasti compatti. Abbiamo fatto una grande partita. Solo una punizione di Drago all’ultimo ci ha tolto la vittoria».
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La carriera del giovane portiere è già ricca: vivaio tra Folgore Caratese e Pro Sesto, tre anni in Serie D (Nibionno, NibionnOggiono, Casatese). Poi l’esperienza all’Alta Brianza con Andrea Ardito: «Giocavo poco perché davanti avevo Perniola, un portiere fortissimo. Ma ho imparato tanto. È stata un’annata bellissima».
Dopo il passaggio a Montesolaro e poi a Lissone, Trabattoni ha ritrovato Brenna al Castello: «Lo stimo molto come allenatore e come persona. Se facciamo quello che chiede, la prestazione c’è sempre». È già stato decisivo: «Col Civate ho parato un rigore al 90'. Quel punto ci ha dato fiducia». Sul girone ha idee chiare: «L’Olginatese mi ha impressionato. Credo che anche il Meda possa risalire. Dietro siamo tutti vicini: basta una vittoria per cambiare tutto».
Importante anche l’arrivo del direttore tecnico Christian Papa, ex dirigente tra le altre di Como e Savona: «Ha portato un piglio diverso. Ha parlato con tutti noi e ci ha dato stimoli. Domenica abbiamo dato una risposta sul campo e si è vista».
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