La pubblicazione dei gironi dei campionati di calcio dilettanti ha riservato quest’anno non poche sorprese, soprattutto per quanto riguarda la Prima categoria. Se in Eccellenza e Promozione le otto comasche (tre in Eccellenza e cinque in Promozione) sono state tutte inserite nello stesso girone, in Prima le nostre rappresentanti risultano divise in ben tre gruppi diversi: dato che di per sé non è una novità, se non fosse nel modo in cui le squadre sono state divise.
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Girone A con sette comasche e quasi tutte le varesine, girone B con tre comasche a battagliare con monzesi e milanesi e girone C con le ultime tre comasche a incrociare le armi con sondriesi e lecchesi. Una suddivisione inedita, che di certo ha fatto molto parlare. «Devo dire la verità, non capisco molto la logica di questi gironi – ha commentato Roberto Ferrati, ds del Cassina Rizzardi inserita nel girone A – però allo stesso tempo ci possiamo fare poco: cercheremo di fare il meglio. Giocheremo contro tante formazioni varesine che non conosciamo, la cosa stimolante è che comunque affronteremo sfide nuove, a cui non eravamo abituati».
Favorevole Antonio Campeglia, dg dell’Ardita Cittadella, altra squadra del girone A: «Sono d’accordo con queste novità, siamo un campionato regionale ed è giusto che usciamo dai soliti avversari. Estremizzando, penso che l’ideale sarebbe fare un sorteggio integrale, ma viste le grandi distanze in Lombardia questo non è possibile. Però rimango dell’idea che sia stato giusto portare un po’ di novità».
Nel girone B ci saranno solo tre comasche: due big come Montesolaro e Cucciago e la neopromossa Virtus Cermenate. «Il girone è molto difficile, ma io sono contento perché ci confrontiamo con squadre molto forti – spiega Matteo Brambilla, ds del Montesolaro – e perché è giusto che sia così, visto che si parla di un torneo regionale. In futuro questo potrebbe tornare utile per il calciomercato, e per andare a prendere qualche giocatore che magari viene anche da più lontano».
Virtus Cermenate che invece dovrà battagliare alla sua prima assoluta in Prima categoria: «Non mi aspettavo questo tipo di girone, pensavo saremmo stati inseriti tutti nel solito gruppo comasco – le parole del vicepresidente, Mattia Iovine – ma confrontandomi con i vertici del Crl mi hanno fatto capire che siamo un campionato regionale e quindi è giusto che usciamo al di fuori della nostra provincia. Il nostro è un girone molto difficile, con squadre forti: dovremo lottare per salvarci».
Poche invece le novità nel girone C lecchese e sondriese: ci sono Alto Lario, Giovanile Canzese e Menaggio più abituate a questo tipo di avversari.
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