Mozzate, Mar 22 Luglio 2025
Il COMO di FABREGAS riparte con idee chiare: “Cresciamo sfidando i più forti”
Prima conferenza stampa stagionale per il tecnico: test di livello, giovani forti e un mercato quasi chiuso

Attesa da tempo, la prima conferenza stampa dell’anno del Como ha offerto spunti concreti e visione.

Test impegnativi fin da subito, identità di gioco da rafforzare, mercato quasi completato e ambizioni che crescono di pari passo con il lavoro sul campo: il tecnico Cesc Fabregas ha fatto il punto sulle prime settimane di preparazione, spiegando scelte, obiettivi e filosofia.

“Voglio una squadra coraggiosa, che non si accontenta e che cresce affrontando avversari forti”.

 

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IL SENSO DI TEST AMICHEVOLI IMPORTANTI SIN DA SUBITO

Non mi sono mai piaciute le amichevoli in cui vinci 15-0, non servono. Vogliamo test di alto livello per arrivare preparati al massimo. Il Lille è il primo esempio, giocherà in Europa, e questo ti costringe ad alzare l’intensità e a lavorare al limite delle tue possibilità. Per noi, che abbiamo appena sei allenamenti nelle gambe, è stato già un test importante.

 

MANCA QUALCOSA IN DIFESA?

La priorità, adesso, è trovare difensori funzionali al sistema di gioco. La società ha fatto un lavoro incredibile, il 90% del mercato è stato fatto. Dal primo giorno abbiamo potuto lavorare con giocatori già presenti in rosa. Gli acquisti li abbiamo preparati fin da gennaio. Siamo però in tanti, in 34 contando anche i portieri e i ragazzi della Primavera, ma stiamo andando bene.

 

BATURINA E PAZ POSSONO GIOCARE INSIEME?

Tutti possono giocare insieme. Fin dal primo allenamento sembrava che Baturina e Paz fossero compagni da una vita. C’è del lavoro tattico da fare, certo. Ma la qualità si riconosce subito va subito a braccetto con altra qualità.

 

PERCHE’ SEI RESTATO A COMO E SE HAI MAI TENTENNATO?

Sono sempre stato chiaro: ho sempre detto di voler restare. È vero, ho ascoltato – sono un uomo di calcio, sono curioso – ma non ho mai avuto dubbi. Con il presidente e Ludi ho un legame forte. Ho firmato un quadriennale perché credo davvero in questo progetto. Le parole se le porta via il vento, conta solo il lavoro. Tutti noi stiamo cercando di fare la cosa più bella del mondo: portare il Como il più in alto possibile. Si dicono tante cose, è difficile smentirle tutte. Ma con la società e la gente di Como c’è sempre stata sincerità. Dobbiamo essere sereni: siamo ancora piccoli, stiamo crescendo. Anche Conte, dopo lo scudetto, non ha detto subito che sarebbe rimasto al Napoli, perché prima serviva un confronto con il club. Vale anche per me: prima di ripartire, serviva sedersi e capire se eravamo tutti sulla stessa strada.

 

IL MERCATO SODDISFACENTE? CI SARA' UN SALTO DI QUALITA’?

Ci proveremo, vogliamo fare meglio dell’anno scorso. La salvezza era l’obiettivo, adesso dobbiamo alzare l’asticella. Serve avere valore, idee chiare, migliorare in aspetti come il pressing, l’uscita dal basso e soprattutto far crescere i nostri giovani. Abbiamo quattro giocatori di 19 anni e molti altri giovanissimi: potremmo avere una sorta di Under 21, con otto elementi sotto i 20 anni in certe partite. La qualità si è alzata, e lavorare con questi ragazzi è un vero piacere. Hanno fame, voglia di migliorarsi. Io non potrei chiedere di più. Anche la mia qualità deve salire. Non ci accontentiamo. Abbiamo ricevuto offerte da 122 milioni per tre giocatori, ma li abbiamo pagati in tutto 17: questo dimostra che non siamo qui per vendere, ma per costruire una squadra, un’identità, puntando al futuro. Nessuno parla di Europa oggi: è un sogno, magari per il futuro. Ma l’obiettivo concreto è diventare più forti in ogni ambito, passo dopo passo. La qualità c’è, ora dobbiamo dimostrarla. Siamo giovani, ma con un coraggio quasi devastante.

 

MILAN-COMO IN AUSTRALIA: E' D'ACCORDO?

È una cosa strana, non era mai successa prima. Capisco che, soprattutto per noi comaschi, dopo tanti anni senza grande calcio, l’idea di tornare a San Siro sia speciale e molto sentita. È bello per l’ambiente. Noi prima del Milan avremo la Fiorentina e, subito dopo, l'Atalanta, quindi già un calendario importante. Non posso dire molto, perché non conosco i dettagli dell’operazione, ma sinceramente non mi sembra una grande idea: non tanto per me, quanto per la gente. Non mi è stato chiesto nulla, non è una scelta che rientra nella mia sfera. Io non decido.

 

MORATA ARRIVERA'?

Potrebbe arrivare...

 

COMO CUP, CHI CI SARA’?

Giocheranno per un'ora quelli che hanno già avuto spazio, e 30' quelli arrivati dopo. Nella seconda partita si invertiranno le parti. Diao non sarà della partita: ha grande voglia, ma dobbiamo aspettare. Rodriguez invece giocherà la seconda gara, ha fatto solo tre giorni di allenamento. Fadera? Nulla di grave, solo un piccolo risentimento al flessore: non sarà disponibile.

 

MESSI AL COMO?

Mai dire mai. Sua moglie era a casa mia, ha approfittato per fare un viaggio. Le nostre famiglie sono amiche. Posso dire che lui è molto contento in America.

 

CUTRONE RESTERA'?

Si sta allenando come un animale, col sorriso, con grande voglia, come sempre. Ma ha una faccia diversa, sta bene. Deve essere lui a decidere: se accetta di non partire sempre titolare, ma che può anche subentrare per fare la differenza, per me sarebbe solo un piacere averlo con noi. È importante per il Como e per i tifosi. Una persona negativa può rompere l’energia positiva. Io voglio 21-22 giocatori che vogliono mangiare il campo. Van der Brempt centrale? Lo avete visto? L’anno scorso abbiamo pianto tante volte: al 60’ si vinceva… e poi si perdeva. Quest’anno dobbiamo essere noi a fare la differenza.

 

ALTRI MOVIMENTI?

Siamo vicini alla fine per quanto riguarda le entrate. Mancano un attaccante, due difensori centrali e vediamo cosa fare per il portiere. Era importante muoversi subito: l’anno scorso sette giocatori sono arrivati all’ultimo. Vediamo anche cosa succede in allenamento: la competizione interna è importante. Siamo ambiziosi, non aspettiamo nessuno.

 

PENSAVA CHE SAREBBE STATO CERCATO DA GRANDI CLUB?

Non me lo aspettavo, ma in realtà non mi aspetto niente da nessuno. Questo lavoro funziona così: se oggi fai bene, vai avanti. Se fai male, magari domani non sei nessuno. Mi fanno piacere le cose positive, ma non penso troppo a queste dinamiche.

 

SEMBRA ESSERCI ABBONDANZA SUGLI ESTERNI...

Ci sono ragazzi di grande valore come Addai, Rodriguez, Diao che si è valorizzato molto, e tanti altri. Più competenza entra nel gruppo, più ne guadagna il Como. A centrocampo abbiamo tanta qualità, mi diverto vederli allenarsi. Mentalmente alcuni sono già pronti, ad altri manca qualcosa. Ma per lottare ai massimi livelli servono alternative. Cercare un centrocampista fisico è stato un dubbio. Alla fine però ci siamo chiesti come vogliamo essere: con Perrone e Sergi stiamo bene, e ne guadagna la nostra idea di gioco. Dobbiamo andare per la nostra strada, anche se a volte questo può penalizzarci, ma l’idea di base verrà salvaguardata. Non è una questione di presente: stiamo costruendo per il futuro. Crescere e diventare molto forti tra due-tre anni è l’obiettivo.

 

RAMON ARRIVERA’? SI GUARDANO ALTRI PROFILI?

È vicino, non voglio dire fatto, ma dovrebbe arrivare settimana prossima, spero prima della partenza per Marbella. Ne arriverà anche un altro, abbiamo bisogno di quattro difensori centrali in totale. Van Der Brempt? Può diventare un centrale in futuro, ma deve lavorare molto

 

SU COSA STAI LAVORANDO IN PARTICOLARE?

Non guardo solo a un aspetto, cerco di lavorare su tutto. Vorrei che chi entra dalla panchina dia qualcosa in più: l’anno scorso abbiamo fatto bene, ma dobbiamo migliorare. Era difficile battere il Como, quest'anno dovrà esserlo ancora di più.

 

DUE GIOCATORI PER RUOLO, VALE ANCHE PER IL PORTIERE?

Cerco sempre la competizione. Se Butez non c’è, l’altro deve essere altrettanto performante. Quando giocavo io la pensavo così: se sbaglio, c’è uno dietro pronto a prendermi il posto. E giocavo sempre meglio. Vediamo se arriverà un altro portiere, abbiamo preso un giovane brasiliano.

 

LA COPPA ITALIA E’ UN OBIETTIVO?

Certo, dobbiamo avere sempre la mentalità di vincere. Quando scenderemo in campo in Coppa Italia, sarà per provare a vincere.   

 

FELLIPE JACK RESTA?

Domani gioca, se resta qui a me va bene. Se invece deve andare via, dovrà farlo in una squadra simile alla nostra.

 

IL COMO AL TROFEO GAMPER, SENSAZIONI?

È una bellissima opportunità, per noi e per chi ama il Como, sfidare il Barcellona. Se guardiamo dove eravamo un anno e mezzo fa, questa chance fa sognare e ti fa credere di essere sulla trada buona. Quanti biglietti serviranno ai comaschi? Fatemi lavorare su questo fronte…

 

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